Lovebook di Simona Sparaco

Solidea è una bambina di solo otto anni quando incontra il Grande Amore, un adolescente di nome Edoardo. Il loro amore viene contrastato dalla differenza d’età, che sembra volerli dividere: ad esempio, quando Solidea inizia la scuola media, Edoardo è invece pronto per cambiare paese e frequentare la scuola superiore. Quindici anni più tardi, Solidea è appena uscita da una lunga (e disastrosa) relazione, quando nella sua mente si fa spazio il ricordo del primo amore, che riesce a ritrovare e ricontattare tramite una semplice ricerca su Facebook. Ha inizio, quindi, un dolce ritrovarsi e una storia d’amore ambientata ai giorni nostri, raccontata in modo simpatico dai due protagonisti.

Nonostante la tecnologia e i social network ci abbiano abituati a tempi rapidi, nel quale tutto accade subito, in modo immediato, questa storia ha bisogno di una buona dose di tempo e sofferenza. Solidea è una ragazza giovane, poco più che ventenne, bloccata, sospesa, incerta perché non sa ancora cosa vuole diventare, non ha ancora trovato lo scopo della propria vita. Nel frattempo, trascina la propria esistenza nella cartoleria di famiglia. Il punto di svolta avviene, per l’appunto, con l’utilizzo di Facebook e con la consapevolezza improvvisa che la cartoleria non può sopravvivere alla crisi economica.

“Lovebook” di Simona Sparaco racconta una storia verosimile, simpatica e divertente, a tratti anche riflessiva. I personaggi principali sono caratterizzati in modo adeguato ed è interessante la scelta coraggiosa di alternare il punto di vista: la storia, infatti, non è raccontata solo da Solidea, ma anche da Edoardo. In questo modo, è possibile analizzare i sentimenti e le diverse interpretazioni dei protagonisti, addentrandoci in modo completo nei rispettivi mondi.