Palermo insolita di Lietta Valvo Grimaldi e Maria Francesca Starrabba

Una passeggiata tra Storia e acquerelli in una “Palermo insolita”, condotta insieme da Lietta Valvo Grimaldi e Maria Francesca Starrabba.

Deliziosi acquerelli, che ritraggono scorci della felicissima Palermo nel suo essere e nel suo divenire, sono protagonisti, accanto alla scrittura, di questo libro di piacevolissima lettura: un processo sinergico di testo e immagini che ha prodotto un ottimo risultato.
Narra di una città in diverse epoche, a volte di episodi tragici e cruenti ma anche di eventi lieti e di aneddoti gustosi.
Si passeggia per Palermo ripercorrendo i suoi fasti ma anche le sue ignominie, come quelle perpetrate allo Steri, nelle celle delle carceri della Santa Inquisizione, dove rimangono a imperitura memoria, sulle pareti delle celle, dei significativi graffiti.
Occorre andare a piedi e, seguendo il suggerimento dell’autrice, soffermarsi su quattro passeggiate, per luoghi, per monumenti, per storie. Ci conduce per mano attraverso la città che trova la sua apoteosi nel Festino, una festa strana, molto simile a quelle ispaniche o latino americane; in nessun’altra città d’ Italia si festeggia in tal modo una Santa Patrona. Si osserva la trasformazione dei luoghi deputati alla festa, tra cui il Foro italico che viene ornato con luminarie e variopinte bancarelle piene di alimenti tipici.

Gli acquerelli non sono dei semplici scorci della città ma diventano dei veri e propri taccuini di viaggio, illustrando un determinato luogo da molteplici punti di vista. A volte si fa un viaggio nella memoria poiché da un dettaglio, da un etimo, si va indietro nel tempo, riflettendo sui luoghi e sulla loro valenza storica nel territorio a cui appartengono.
Si racconta e si vede una Palermo diversa da quella che si è abituati a vedere ma non ad assaporare, “Palermo insolita” ci dà l’occasione per farlo in una maniera leggera, senza stordire il lettore con un eccesso di particolari storici, artistici o letterari. Lietta Valvo Grimaldi e Maria Francesca Starrabba hanno voluto più che altro raccontare storie di gente che ha vissuto quei luoghi e che, in qualche modo, ha lasciato una traccia importante.
Come non commuoversi visitando lo Steri o leggendo le storie delle monache che avevano come unica forma di divertimento il preparare dolci. I conventi, i monasteri e le chiese si arricchivano per la legge sul maggiorascato delle doti di queste giovani donne e gli edifici sacri sono pieni di splendide opere d’arte che turbano non poco, se solo si riflette sulle sofferenze che stavano dietro queste magnificenze.
Sono però descritti anche aspetti più lieti, quali il Festino, con il suo odore di umanità, per lo stretto contatto fisico, per un tempo non breve, quale il percorso del Carro di Santa Rosalia.

“Palermo insolita” vuole essere un’esortazione a riappropriarsi della città, passeggiando lentamente e, soprattutto, lasciando indietro i propri pensieri perché solamente in tal modo si possono apprezzare ed assaporare veramente i luoghi, da viaggiatori e da turisti della propria città.