Poesia d’amore e di vita di Pablo Neruda

Pablo Neruda (1904-1973) fu una delle voci più originali del Novecento se lo paragoniamo agli esiti lirici rachitici di certa poesia. In lui tutto è amore e rende tutto luce.
Parlare di Neruda vuol dire parlare di passione politica. La raccolta Poesia d’amore e di vita di Guanda (2016) conferma Neruda come raccontatore di storie dolci e disperate.

Le prime poesie risentono ancora di uno spirito surrealista nella ricerca estrema della metafora e nel paragonare cose concrete a concetti più astratti. Il mondo secondo Neruda è fatto di carne e di sangue come "Corpo di donna" e di oggetti umili e preziosi.
A metà della raccolta le "Odi elementari", dedicate a oggetti comuni come la cipolla (cibo dei poveri), il limone "seme di giallo", l’ode al cinema del paese. È l’amore per i poveri, gli oppressi e gli sfruttati della terra che Neruda pensa di sostenere con la poesia.
Alcune poesie dedicate a Matilde Urrutia che mettono in mostra un amore vero, autentico, capace di abbracci e litigi come tutti gli amanti del mondo sono splendide nella loro semplicità. E infine la vocazione poetica che viene a cercare Neruda quando è ragazzo chiude il cerchio di una raccolta davvero splendida, sapientemente introdotta da Giuseppe Conte che con parole efficaci delinea la poetica dell’autore.
Poesia d’amore e di vita è una raccolta bellissima.