Il sentimento amoroso trova la sua espressione letteraria più elevata, nelle poesie d’amore, componimenti che per la loro musicalità e la loro icasticità riescono a sintetizzare passione, sofferenza, innamoramento, affanno infinito e felicità travolgente.
I poeti più famosi della storia della letteratura hanno scelto le poesie d’amore per omaggiare le compagne e i compagni di vita, per esaltare la figura della donna, per sigillare un lutto troppo pesante per essere represso nella loro anima.
Con un rapido excursus tra le poesie d’amore dei poeti più famosi possiamo avvicinarci a uno tra i sentimenti che segna maggiormente la nostra esistenza, a un’esperienza che in ogni caso rimane unica ed inimitabile e che la parola poetica rende immortale, regalando ai lettori la possibilità di apprezzarne, almeno in parte, la potenza e la fecondità.
Le poesie d’amore di Saffo
Il nostro viaggio tra i cantori dell’amore inizia da Saffo, poetessa greca che nei suoi versi esalta le donne amate: dedica i suoi componimenti raffinati ed eleganti alle ragazze di cui si innamora, talvolta non ricambiata. Le destinatarie delle sue parole sono allieve della sua scuola, alle quali la poetessa dell’isola di Lesbo la musica e la danza, giovani donne che fanno mancare il respiro a Saffo. Tra le sue poesie d’amore più celebri ricordiamo Tramontata è la luna, nella cui traduzione si cimentò anche Salvatore Quasimodo:
Tramontata è la luna
Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte;
anche giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.Scuote l’anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce,
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.
Un verso di questo testo poetico è stato utilizzato da Eugenio Scalfari per titolare uno dei suoi ultimi libri.
Le poesie d’amore di Catullo
Altro grande cantore dell’amore nel mondo antico è sicuramente Catullo, poeta famoso tra gli studenti che al liceo ne apprezzano subito la grandezza e non possono fare a meno di rimanere colpiti da versi di straordinaria attualità. Di origini veronesi, Catullo giunse a Roma giovanissimo e, dopo aver praticato l’amore omosessuale, si innamorò di Lesbia, donna matura, spregiudicata e intelligente, col quale ebbe una relazione tormentata che offrì l’occasione per la stesura di un celebre carme:
Odi et amo
Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.
Parole d’amore indimenticabili sono quelle che scrivono Dante e Petrarca, che cantano donne idealizzate e metafisiche nei loro poemi (Beatrice e Laura, ma è il Romanticismo l’altra grande stagione della poesia d’amore.
Le poesie d’amore di John Keats
John Keats è il poeta romantico che meglio descrive la passione d’amore struggente, l’incapacità di stare lontano, addirittura di esistere, senza la donna amata. Tra le sue poesie d’amore più famose troviamo, infatti Senza di te, testo poetico che esprime una devastante sensazione di dissoluzione, un senso di tristezza e di vuoto provocati dall’allontamento della donna amata, capace di stregare il poeta, di rapire la sua anima con una malia contro la quale la ragione nulla può.
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Le poesie d’amore di Pablo Neruda
Tra i tanti poeti che nel Novecento hanno cantato l’amore il cileno Pablo Neruda è senz’altro tra i più celebri e toccanti. Diplomatico di lungo corso, Premio Nobel nel 1971, ebbe tre mogli e due divorzi e affrontò storie d’amore complesse e tormentate, che talvolta lo portarono ad un amore senza riserve e che cantò in versi importanti. Neruda fu, però, anche cantore della semplicità ed esaltò anche un amore diverso, quello per la libertà. Tra le sue poesie d’amore più celebri non si possono non ricordare: Non t’amo se non perché t’amo (Sonetto LXVI); Per il mio cuore; Forse non essere è esser senza che tu sia; Aspro amore; Ode al giorno felice; La notte nell’isola; Amore, quanta strada e il
Sonetto XVII
Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimentiche così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
Le poesie d’amore di Jacques Prévert
Altro grande poeta novecentesco molto amato dai giovani è il francese Jacques Prévert, il più romantico e anticonformista dei poeti novecenteschi. Fu anche sceneggiatore e compositore di testi musicali, visse nella Parigi esistenzialista degli anni Cinquanta e divenne celebre perché le sue canzoni vennero interpretate da voci celebri come quelle Juliette Gréco e Yves Montand. I giovani, forse, amano Prévert perché intende l’amore come il sentimento capace di salvare gli uomini e il mondo. Tra i suoi componimenti amorosi più celebri I ragazzi che si amano, Tre fiammiferi accesi, Questo amore, Sanguinello e
Baciami
Se tu smettessi di baciarmi
Credo che morirei soffocata
Hai quindici anni ne ho quindici anch’io
In due ne abbiamo trenta
A trent’anni non si è più ragazzi
Abbiamo l’età per lavorare
Avremo pure diritto di baciarci
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Baciami!
Le poesie d’amore di autori italiani
Molti i poeti italiani famosi per aver cantato l’amore in sfumature sempre diverse ed egualmente memorabili.
Gabriele D’Annunzio fu poeta della sensualità, capace di ascoltare e comprendere le donne che frequentava era un maestro di seduzione che nella sua vita collezionò circa 4000 amanti, protagoniste di tanti suoi componimenti dove il poeta Vate è riuscito a declinare tutte le emozioni che l’amore è capace di suscitare, dalla tenerezza, alla violenza dell’eros.
Altro tema portante della poesia d’amore d’annunziana è l’estasi, la spiritualità che per divenire tale passa attraverso la dimensione fisica, la carne, per questo D’Annunzio è autore di versi carichi di erotismo e di lussuria, dove il sesso è sempre compagno fraterno della passione.
Hanno cantato l’amore anche grandi protagonisti della tradizione ermetica italiana. Mario Luzi invocò la donna amata in una poesia d’amore estremamente curata dal punto di vista formale, Non andartene, un testo che si contraddistingue per l’asciuttezza e un’accuratissima scelta delle parole utilizzate nel testo, capaci di riverberare la profondità dei sentimenti.
Eugenio Montale, invece, affidò alle poesie d’amore il ricordo della donna amata: come ben testimonia Ho sceso dandoti il braccio, il testo poetico diventa rammemorazione di un affetto di cui è difficile accettare la perdita, memoria di consuetudini private condivise nel viaggio di una vita.
Dario Bellezza nel suo “Libro d’amore” raccoglie versi violenti, sinceri, capaci di descrivere con efficacia amori folli, incompresi e incomprensibili, irrisolti e masochisti. Scoperto da Pier Paolo Pasolini, Bellezza era gay e morì di AIDS nel 1996. Fu cantore di un amore disperato, quello per un amante ideale, che lui definiva il bellissimo assassino e ricercava nei volti dei marchettari e dei tossici che frequentava di sera.
Grande cantrice dell’amore fu anche Alda Merini, sue alcune tra le poesie più amate dai lettori italiani. Spesso ricoverata in ospedali psichiatrici perché affetta da un disturbo bipolare, Alda Merini combatte fin da giovanissima l’oscurità che alberga nella sua mente e intanto ama, vive amori ricambiati e pieni, dà alla luce quattro figlie. È capace di grande generosità, nei confronti degli amici scrittori e poeti ai quali regala versi, manifesta un amore incondizionato anche per la sua Milano. La sua è una poesia che non può fare a meno di scavare nell’animo umano, ne incontra le dimensioni ignote e i recessi inesplorati; è però anche pratica salvifica che riesce a sollevarla dall’incombenza della malattia e che le permette di esprimere le angosce legate all’amore al quale dedicò sempre grande energia. Tra le sue migliori poesie d’amore, Ho bisogno di sentimenti e
Ieri sera era amore
Ieri sera era amore,
io e te nella vita
fuggitivi e fuggiaschi
con un bacio e una bocca
come in un quadro astratto:
io e te innamorati
stupendamente accanto.
Io ti ho gemmato e l’ho detto:
ma questa mia emozione
si è spenta nelle parole.
Le poesie d’amore di autori stranieri del Novecento
Molti i poeti e gli scrittori novecenteschi che si cimentarono con poesie d’amore dal tono e dalle sfumature diverse. Tra di essi ricordiamo la trasgressività e la sensualità di Charles Baudelaire, poeta decadente che amava le donne e il sesso tanto quanto la droga e l’alcool. Fu autore di poesie d’amore piene di erotismo, versi che alludono a una dimensione carnale praticata a lungo, con prostitute che frequentava spesso e dalle quali contrasse anche delle malattie veneree.
Altre mirabili poesie d’amore le firma Vladimir Majakovskij, poeta della Rivoluzione russa, che nei suoi versi traduce ansie, tormenti, incomprensioni, abbandoni.
Violente e carnali sono invece le poesie d’amore di Charles Bukowski, il più lussurioso dei poeti americani, che fa sfoggio di audacia, osanna il piacere sessuale e per esaltare la bellezza della donna amata sbeffeggia anche Dio senza remora alcuna.
Recensione del libro
Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze
di Charles Bukowski
Molte e molte note le poesie d’amore di famosi poeti del vicino e dell’Estremo Oriente.
Kahlil Gibran, poeta e filosofo libanese, dà vita a un canto che accoglie tutto il calore e la sensualità del Mediterraneo; canta un amore spirituale e platonico per Mary Elizabeth Haskell della quale era perdutamente innamorato quando arrivò, da emigrato, a New York. Un amore che basta a se stesso e che è, al contempo, pieno di dolcezza, come dimostrano anche i versi presenti nella sua opera principale, “Il profeta”.
Audaci e avvolgenti anche le poesie di Nazim Hikmet, capace di mettere in versi sensazioni fisiche, sguardi, percezioni: una vera e propria fenomenologia dell’amore.
Delicati e pieni di musicalità sono, invece, i versi dell’indiano Rabindranath Tagore, capace di trasportarci nella magia dell’India. Canta il tormento per la perdita della giovanissima moglie che gli aveva dato cinque figli e che diventa la musa ispiratrice di versi dolcissimi e pieni di sensualità. Vincitore nel 1913 del Premio Nobel, Tagore ha raccolto i suoi versi più famosi ne “Il Giardiniere” e ne “I petali sulle ceneri”. Tra le sue poesie d’amore più belle Voglio te, solo te e Finisci allora quest’ultima canzone.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Poesie d’amore: i poeti più famosi di sempre
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