Prisma di Gianluca Morozzi

Gianluca Morozzi, musicista e conduttore radiofonico nonché scrittore, torna in libreria con una storia ironica e a tratti surreale. Prisma è il suo ultimo romanzo, pubblicato da Tea Editore nel febbraio 2021, ed è forse la storia più sciolta e briosa dell’intera produzione. Una vicenda meno angosciante, rispetto alle opere precedenti, seppure in linea col suo modo originale di narrare.

Trama - Vilo Vulcano tramanda l’attività di famiglia, ovvero una piccola libreria indipendente nel centro di Bologna, dove però entrano pochissimi clienti. La crisi si fa sentire, così come i problemi economici cui ha fatto fronte mettendo una brandina nel retrobottega e facendo di quello spazio ristretto anche la sua abitazione. Per arrotondare, egli svolge un secondo lavoro di investigatore privato a prezzi modici per chi ha dei problemi da risolvere.

“Che sono bravo a far trapelare la notizia ai potenziali interessati – «c’è un libraio-detective al Quadrilatero, costa poco e non ha paura di nulla!» – senza farla sapere a chi potrebbe avere da ridire sulla legalità di questo mio esercizio professionale.”

Ed è così che viene ingaggiato da una bella ragazza, Zelda Versalico, per indagare sulla morte del fratello, un mago dilettante fissato col grande Houdini, che, nel tentare un numero di escapologia, ha trovato la morte murandosi vivo nella loro casa di montagna.
Per quel lavoro, che si rivelerà foriero di guai, egli può contare sull’aiuto di un cliente abituale della libreria, un personaggio davvero divertente e sui generis, chiamato l’Orrido.
Houdini era soltanto una delle ossessioni del mago, perché l’esperimento di evasione lo avrebbe voluto in realtà compiere per prendersi una rivincita su una sua rivale, conosciuta anche nel mondo dei fumetti: la misteriosa Prisma.

Il fatto che l’autore racconti tante piccole storie nella storia e che Vilo Vulcano sia affiancato da personaggi altrettanto magnetici dona ritmo e rende la lettura veloce ed estremamente piacevole. Prisma è un romanzo divertente, nonostante sfoci in situazioni drammatiche, per non dire macabre e dalle sfumature pulp, che si riscontrano spesso nei romanzi di questo autore.
Alcuni misteri vengono risolti, si fa menzione a casi precedenti, però Gianluca Morozzi promette che Vilo Vulcano, il libraio detective, tornerà presto. Sebbene questo sia un romanzo autoconclusivo, sono ancora molti i segreti sulla sua vita che egli ci dovrà in futuro svelare.

“Per sicurezza mi ero spostato sotto la luce fredda della luna: che gli spettri vedessero che ero Vilo Vulcano, il libraio-detective. Che gli abitanti del buio sapessero che ero un amico, che da me non avevano niente da temere. Che una volta avevo risolto un caso difficile, sanguinoso, terribile, lì alla Cittadella: ero quello che aveva trovato il killer dei bambini, avevo risolto il caso delle Code di maiale. E mi ero guadagnato un accesso illimitato.”

Vilo Vulcano ripercorrerà la storia della sua esistenza, per riuscire a spiegare al lettore come mai sia incapace di provare il sentimento della paura. Tra citazioni di libri, musica, tensione e battute esilaranti, è bello ritrovarsi fra le vie di Bologna, una città che ci viene svelata e non soltanto raccontata, con una naturalezza estrema.