Quasi un uomo di Elda Lanza

“Quasi un uomo” (Salani 2018) è il nuovo romanzo di Elda Lanza, giornalista nata a Milano nel 1924, scrittrice ed esperta di comunicazione, docente di storia del costume, nota al grande pubblico come prima presentatrice della televisione italiana. Spesso ospite di numerose e importanti trasmissioni televisive e radiofoniche, è stata insignita nel 2014 del titolo di Commendatore al merito della Repubblica Italiana dall’allora Presidente Napolitano e nel 2018 le è stato assegnato il Premio Giuditta alla carriera.

Ti mando proprio dei fiori. E vado giusto io, a pigliarli, – impacciato ma deciso – quasi un uomo…

È l’intrigante e simbolico incipit del nuovo volume della brava autrice dalla grande sensibilità e intuizione, che sa cogliere e descrivere i moti dell’anima delle donne e degli uomini, esseri imperfetti e per questo affascinanti.
Alessandro Metz è nato a Milano da una famiglia di origine trentina ed è titolare di una fiorente agenzia di pubblicità. Metz ha iniziato a lavorare in America, dove ha capito e imparato tutti i segreti del mestiere. Quando Alessandro è tornato in Italia, conosceva alla perfezione tutti i meccanismi e anche la retorica della pubblicità. Circa una ventina d’anni fa Metz ha aperto la sua agenzia, ora la più grande agenzia interamente a capitale italiano e ha anche un socio in America. “È quello che volevo fare” piace ripetere ad Alessandro, ma si sa che gli uomini intraprendenti negli affari spesso sono fallaci in amore, forse il loro unico grande amore è il lavoro, il successo personale o il Dio denaro.
Eleonora Visconti, procuratore da dodici anni presso la Questura di Milano, divorziata, bella e determinata, che conosceva Alessandro dai tempi dell’università, deve indagare su un omicidio, che vede coinvolto lo stesso Metz. Inizia tra i due un lungo racconto-confessione che porta il protagonista al suo passato. “È una lunga storia… ma non ho voglia di raccontarla” afferma Metz ma di contro la Visconti replica: “Forse potremmo raccontarla insieme, Alex. Forse tutti e due sappiamo come inizia…”.

Elda Lanza in queste pagine, che contengono al centro della trama un delitto i cui colpevoli potrebbero essere molti, dimostra come sempre il passato condizioni il presente e il futuro. Signora del giallo italiano, creatrice dell’avvocato Max Gilardi, sogno nascosto di ciascuna lettrice, con la sua scrittura limpida ed essenziale, specchio della sua vita ricca di esperienze, non smette di stupire. Ed è sempre bello immergersi nella lettura dei suoi libri.

Si sen­tiva imbarazzato dai propri sentimenti. A me non ha mai detto di volermi bene. E so che me ne ha voluto tanto.