Scritti corsari
- Autore: Pier Paolo Pasolini
- Genere: Filosofia e Sociologia
"Scritti corsari" è il titolo di un libro che raccoglie un insieme di articoli che riassumono il pensiero pasoliniano.
Leggere questo libro significa diventare più consapevoli; infatti, Pier Paolo Pasolini fu uno dei primi a trattare le tematiche legate all’insorgere del modello consumistico nella società.
Cosa provoca il consumismo oltre ad uno spreco insostenibile di risorse? Secondo Pasolini, esso provoca il conformismo, l’omologazione e la perdita delle culture particolari. A causa del consumismo l’uomo si conforma ad un "tipo psicologico" imposto dai media. A questo proposito Pasolini fa un paragone bruciante con il fascismo: quest’ultimo, secondo l’autore, non ha cambiato l’interiorità delle persone come, invece, ha fatto il consumismo, perché durante l’epoca mussoliniana i giovani, dopo essersi tolti la divisa, ritornavano ad essere quelli che erano, con le loro particolarità (il contadino rimaneva contadino, il borghese borghese e così via).
Secondo Pasolini, invece, il dramma del sistema consumistico sta proprio nell’eliminare le particolarità, le differenze, conformando tutti ad un unico modello: quello dell’uomo di massa, che è un essere vuoto, privo di tradizioni e di cultura.
Nell’era consumistica cambia anche il linguaggio collettivo, che si avvicina sempre più a quello di uno slogan:
"L’espressività dello slogan è mostruosa, perché diviene immediatamente stereotipa, e si fissa in una rigidità che è proprio il contrario dell’espressività, che è eternamente cangiante, e si offre ad un’interpretazione infinita".
Per Pier Paolo Pasolini, l’essere umano ha subito, a causa del consumismo, un vero e proprio "mutamento antropologico".
La ricchezza umana non sta nei beni posseduti, ma nella cultura e nella tradizione propria di ciascun gruppo umano, elementi, questi, spazzati via dal conformismo e "dall’edonismo consumistico".
L’essere umano avrà guadagnato più beni, ma ha perso la propria identità particolare, spazzata via dall’omologazione di massa.
Ed è per questo che Pasolini, in una famosa poesia, afferma:
"Io sono una forza del Passato.Solo nella tradizione è il mio amore.Vengo dai ruderi, dalle chiese,dalle pale d’altare, dai borghiabbandonati sugli Appennini o le Prealpi,dove sono vissuti i fratelli.Giro per la Tuscolana come un pazzo,per l’Appia come un cane senza padrone.O guardo i crepuscoli, le mattinesu Roma, sulla Ciociaria, sul mondo,come i primi atti della Dopostoria,cui io assisto, per privilegio d’anagrafe,dall’orlo estremo di qualche etàsepolta. Mostruoso è chi è natodalle viscere di una donna morta.E io, feto adulto, mi aggiropiù moderno di ogni modernoa cercare fratelli che non sono più".
Altre informazioni nella video-recensione di Rosa Aimoni:
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