Sono contrario alle emozioni
- Autore: Diego De Silva
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2011
Vincenzo Malinconico sta male e non vuole ammetterlo nemmeno con se stesso, cerca di nasconderlo a tutti, perfino al suo psicologo. In realtà non sa bene di cosa stia soffrendo, forse semplicemente si tratta di una sofferenza d’amore, di una mancanza patologica e quindi si reca ogni mercoledi da Mr Wolf (chiama il suo medico con questo nome che è quello di un personaggio di Pulp Fiction), perché deve imparare a controllare le sue emozioni.
Sono poche, in questo libro, le avventure di questo simpatico avvocato napoletano che De Silva ci ha già fatto conoscere in altri due precedenti romanzi; ora ci troviamo faccia a faccia quasi esclusivamente con i suoi tanti e confusi pensieri, le sue molteplici domande che nascono, per lo più, durante l’ascolto delle sue canzoni preferite, con le quali poi se la prende, dialoga, urla e si arrabbia perché lo rendono nostalgico e un tantino triste.
Ci sono le sue simpatiche constatazioni su alcuni pezzi musicali degli anni ’70, specialmente quelli di Raffaella Carrà alla quale riconosce una bravura, forse, unica nella scena dello spettacolo italiano.
Riguardo alle emozioni, poi non ce la fa proprio a non dire la sua.
“E poi vorrei dire un’altra cosa, già che ci siamo, su queste emozioni di cui tutti si riempiono la bocca appena possono: ma se intorno c’è così tanta gente che non vede l’ora di emozionarsi, che considera questa imprevedibile alterazione affettiva come il più fortunato degli incidenti che possa capitarle, tanto da augurarselo o andare addirittura alla ricerca, com’è che ci sono tante cause condominiali in giro? E fra l’altro, la gente non aveva perso la fiducia nella giustizia? Come lo spieghiamo, scusate tanto, in un popolo d’inguaribili romantici naturalmente dotati di empatia un attaccamento così diffuso alla questione di principio?“
Insomma, l’avvocato Malinconico ci fa notare come tutti noi necessitiamo di emozioni per sentirci vivi e andiamo a cercarle ovunque, ma poi nella vita pratica, con quelli che ci circondano ci alteriamo per un non nulla e ci viene quella che lui chiama “la paranoia della “sopraffazione”.
Il suo non essere del tutto sincero con il suo psicologo verrà presto a galla e l’unica cosa che Mr Wolf potrà fare è quella di dargli il colpo di grazia, vale a dire interrompere le sedute.
Ma resisterà il logorroico avvocato Malinconico a non cercare più il suo medico e a tenere per sé tutti i suoi pensieri e le sue tesi sui più sporadici argomenti?
“Sono contrario alle emozioni” (Einaudi, 2011) è l’ultimo libro di Diego De Silva, dopo “Non avevo capito niente“ e “Mia suocera beve”.
E’ un romanzo frenetico costruito da frammenti brevi, da brani brillanti e acuti. E alla fine impariamo a fare tesoro di un certo tipo di scrittura, quello che si alimenta esclusivamente delle riflessioni del protagonista, un po’ sgangherato, certo, e perennemente perdente, che però ci fa prendere atto di noi stessi, dei nostri difetti, di come la pensiamo su molte cose, anche le più banali, insomma di come siamo fatti nel bene e nel male.
Sono contrario alle emozioni
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L’ho comprato e letto d’un fiato e non posso che darti ragione. Brava Lucia!!