Turno di notte di Giovanna Zucca

“Ancora nessuna traccia dell’infermiera scomparsa dal policlinico della città. La donna risulta essere irreperibile dalle ore 21 del 13 gennaio, quando, finito il turno presso il blocco operatorio del Policlinico Fatebenesorelle, ha fatto perdere traccie di sé”.

Dopo il successo di “Assassinio all’Ikea. Omicidio fai da te”. (Fazi, 2015), Giovanna Zucca ritorna in libreria con “Turno di notte. Lo strano caso del Fatebenesorelle” (Fazi, 2016). Protagonisti di nuovo la poliziotta Luana Esposito, napoletana, emigrata al commissariato di Padova, donna bella e verace, sempre più innamorata del suo superiore, il severo, solitario e barbuto commissario Loperfido, inseparabile dal suo cane Diablo. L’ambientazione la stessa del precedente romanzo: la nota cittadina veneta dei giorni nostri.

Il nuovo giallo all’italiana di Zucca ruota intorno alla scomparsa misteriosa di un’infermiera del policlinico cittadino, Stefania Cantalamessa. A raccontare la storia troviamo di nuovo Erminia Mangiagalli, moglie di Felice, cronista del quotidiano Il mattino di Padova, che legge la notizia scritta dal marito e ne parla con la sua amica Anna Laura, supponendo che Stefania Cantalamessa non sia tornata a casa, dopo il turno serale in ospedale, per via di una storia d’amore clandestina o perché qualcuno l’abbia fatta sparire per coprire azioni illecite praticate all’interno del nosocomio. Il dubbio di fatto è lo stesso che si pone il marito della scomparsa, il personale dell’ospedale tutto e il commissariato di polizia di Padova ma soprattutto la coppia, Esposito/Loperfido

“sempre sul punto di scoppiare per il travagliato legame sentimentale che li unisce e per le consuete divergenze di natura investigativa al lavoro”.

L’originalità di “Turno di notte” di Giovana Zucca è descrivere in maniera divertente, esilarante, i piccoli e grandi segreti della provincia italiana attraverso le relazioni, spesso al vetriolo, certamente ciniche, dei personaggi che lei costruisce attentamente e a cui consegna nomi ridicoli ma azzeccati al loro essere. Su tutti Esposito e Loperfido, un incontro, scontro, di sud e nord, di caos e regole, di esplosione e calma, di attrazione e repulsione:

“Luana Esposito riprese a parlare: «Lope, lo sai vero, che io sono il tuo ultimo amore? Io, te e Diablo siamo un frammento fuori dal tempo e dallo spazio. Un frammento dove tutto può succedere». «Me lo ricordi ogni momento, Esposito»”.