Una notte niente male
- Autore: Charles Bukowski
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Guanda
Il caro vecchio Bukowski è un autore si ama o si odia, non permette le mezze misure o vie di mezzo, proprio come il tutto o niente. Lui è proprio cosi, come lo vedete attraverso le sue pagine o come lo immaginate: diretto, immediato, cinico, spietato, proprio come la sua scrittura, che trovo dannatamente bella. La sua vita al limite, sempre sul filo del rasoio, il suo eterno vizio del bere, unico scudo verso la crudeltà di questo mondo marcio.
"Una notte niente male" è una raccolta di poesie postume che spaziano su varie tematiche sociali e psicologiche e che riflettono perfettamente la sua innata natura selvaggia, ribelle e dannata. Le sue parole, per la società bigotta e ben pensante, sono come lame affilate che graffiano le coscienze e urtano la sensibilità. Queste sue poesie sono come lampi in una notte d’estate, perché sono una critica ironica ma spietata, verso tutto e tutti, scandita da pungenti riflessioni sul mondo e sui mali che lo affliggono.
Ormai rassegnato nella propria condizione di alcolizzato e maniaco del gioco d’azzardo, Bukowski dalle sue strofe esprime il proprio malessere e quello della società. Grazie alla sua arguta scrittura, rappresenta a proprio modo, il cinismo e lo squallore di una società sempre più in declino, l’egoismo della gente e l’ipocrisia che ne governa le azioni, poi ironizza anche sulla morte e va contro il conformismo americano. Ma nonostante tutto, in alcuni suoi versi, trapela addirittura un insolito romanticismo e una pallidissima vena di amara nostalgia, verso qualcosa di indefinibile.
Una notte niente male. Testo inglese a fronte
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