33 giri. Guida ai cantautori italiani. Gli anni Settanta. di Mario Bonanno

“33 giri. Guida ai cantautori italiani. Gli anni settanta.” (paginauno, 2018) di Mario Bonanno è un emozionante viaggio attraverso gli anni settanta (1970-1979) visti e analizzati con gli occhi di un cultore ed esperto di cantautori. Abbiamo letto, sempre con meravigliosa sorpresa, altre pillole di incredibile interesse e precisione su alcuni cantautori che amiamo molto, scritti da Bonanno. Stavolta siamo stati ancor più piacevolmente colpiti da come l’autore sia riuscito a legare l’uscita di 33 giri, - a firma Guccini, Finardi, De André, Gaber, Iannacci, Rosso, Bertoli, Lolli, Branduardi, Battiato, De Angelis, Gaetano e altri-, alla storia politica, sociale, del costume del nostro paese.
Un decennio scandito dalla musica e dalle parole dei più grandi cantautori italiani ricordati come protagonisti di quegli anni tanto ribelli, tanto in movimento.

Ogni anno è introdotto da una strofa della canzone più rappresentativa dell’anno. A seguire è raccontato l’anno con i fatti, gli eventi, le mode, le curiosità, le canzoni che spopolavano. Infine una precisa discografia degli LP che abbiamo ascoltato, amato, e che hanno segnato l’adolescenza di molti di noi. Mario Bonanno ha la capacità di far rivivere o far vivere, per chi quegli anni li ha vissuti in parte o per niente, la protesta che ha portato migliaia di ragazzi in piazza, la rivoluzione dei costumi, l’inquietudine dei giovani, i disagi, le inquietudini i nuovi miti e i nuovi modelli sociali che grazie ai cantautori hanno trovato dei portavoce nelle musiche e nei testi.
“33 giri” racconta un preciso momento storico italiano e ha il merito di mostrare la crescita di un fenomeno musicale a cui, anno dopo anno, si aggiungono nuovi protagonisti che hanno creato la colonna sonora di una protesta giovanile senza precedenti.

Mario Bonanno ancora una volta, con profonda passione e cura, ha realizzato una guida non solo cantautoriale, ma anche e soprattutto storico-politica ridando il giusto valore alla canzone d’autore italiana. Qualcuno ha definito i cantautori italiani dei poeti e Bonanno con la sua attenta lettura lo ha sempre confermato ancora di più con questo suo saggio che abbiamo apprezzato molto.
I cantautori/poeti italiani hanno fatto e cambiato la storia con i loro versi emozionanti, dissacranti, a volte grotteschi, a volte melanconici, ci hanno formato, ci hanno cambiato, ci hanno segnato. E io non posso che scegliere il 1979, l’anno dei miei diciotto anni, l’anno delle radio libere, l’anno di Gloria Gaynor e del suo I will survive ballato sino allo sfinimento, l’anno del cinghiale bianco cantato a squarciagola, l’anno di Viva l’Italia e Buona domenica, 33 che conservo gelosamente, l’anno maledetto del sequestro De André/Ghezzi, l’anno di Toni Negri, Oreste Scalzone e Franco Piperno. 1979 cantavamo tutti per la strada ed affrontavamo la vita a muso duro.