Ho sognato di vivere
- Autore: Mario Bonanno
- Genere: Musica
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2017
“Ho sognato di vivere/ e sembrava tutto vero/ il tuo viso, le tue mani / i miei figli, il mio pensiero/ anche il sole di domani/non sembrava che passasse/ non sembrava un’illusione”.
“Ho sognato di vivere” (Stampa Alternativa, 2017) è un omaggio a Roberto Vecchioni, cantautore, scrittore, artista della parola, nel suo insieme di significato, significante, suono e immagine, quindi pura poesia. Mario Bonanno, giornalista, scrittore, conoscitore profondo della canzone d’autore italiana, con questo suo ultimo saggio, lo dice sin dalla prima pagina
“Le parole sono suono. Suonano attraverso la parola scritta, suonano attraverso quella pronunciata/interpretata/cantata. Suonano bene o male, suonano comunque”.
Aggiungerei io dovunque e, in tal senso, Vecchioni ha creato per sé e per altri delle vere e proprie perle musicali, in termini di testo e di musica.
“Ho sognato di vivere” non è il solito excursus discografico, né una lettura biografica di uno dei più grandi cantautori viventi italiani, è un’attenta e profonda analisi dei testi, dei temi e soprattutto delle parole singole e combinate, che in maniera personale, speciale, unica e creativa hanno elevato Vecchioni a
“cantautore metafisico, lirico, speculativo, decadente e romantico”.
E come ben rileva Mario Bonanno, che conosce Vecchioni sin dal 1984, che lo ama, lo segue da sempre e con cui ha collaborato, anche a uno scrittore unico capace di comporre, scomporre e di nuovo ricomporre
“trame, eroi, capisaldi cronologici e punti fermi letterari posti su piani sdruccioli”.
Vecchioni, ai più appare un filosofo, la sua accezione del Tempo-Kronos attraversa Parmenide e raggiunge Platone ma, in questo saggio emotivamente coinvolgente, Mario Bonanno ci mostra come il noto cantautore carica il tempo di significati personali, interiori, introspettivi che inevitabilmente coinvolgono la tristezza meditativa e la malinconia dell’anima.
Il Tempo, dunque, si lega ad altri temi costanti nelle canzoni e negli scritti di Roberto Vecchioni come il Destino, il Caso, la Morte e Dio. In un continuum interno ed esterno che evoca la perdita, la separazione, la lontananza, il dolore, le relazioni umane in tutte le sue infinite e meravigliose sfaccettature. E allora Mario Bonanno ti fa capire che Vecchioni è più di un filosofo-cantautore: il tempo in lui è
“tempo pensato, tempo dei ricordi, dei retaggi interiori - belli, brutti, dolorosi, sbiaditi, vividi, tempo dei ricordi carezza o ferita dell’anima”.
Lo abbiamo detto, poesia pura. I testi di Vecchioni rappresentano l’esistenza umana attraverso la storia, riflettono sul senso effimero, tragico, illusorio, a volte estremo, a volte irrilevante della vita. La vita degli eroi, letti nelle loro fragilità. La vita degli anti-eroi visti nelle loro grandezze. E chi comprende gli uni e gli altri se non Dio,
“un Dio sfidato, interrogato, blandito, condannato, ipotetico, con il quale Vecchioni instaura un confronto serrato, periodico, per ca(r)pirne senso e ragioni ultime”.
“Ho sognato di vivere” è un’ inquadratura privata, intima, toccante sul canzoniere di Roberto Vecchioni; un saggio insolito, mai scontato, straordinariamente intenso; un inedito punto di vista sulla sua personalità e, di conseguenza, sulla scrittura dei testi che ne hanno accompagnato la lunga carriera e hanno segnato intere generazioni riuscendo a comunicare in maniera nuova il senso della vita. In “Ho sognato di vivere” Mario Bonanno ci porta per mano in un’immersione a tutto tondo nella produzione artistica di Roberto Vecchioni, aprendo una riflessione inedita che si candida a fare scuola per le future interpretazioni dell’opera del cantautore. Grazie Mario!
Ho sognato di vivere. Variazioni sul tema del tempo in Roberto Vecchioni. Nuova ediz.
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