Bitte, keine Réclame di Mario Bonanno

Bitte, keine Réclame (“per favore, niente pubblicità”) è stato un programma televisivo italiano culturale, curato dal filosofo Manlio Sgalambro e dal musicista Franco Battiato. Mario Bonanno, autore di libri sulla canzone italiana d’autore che abbiamo molto apprezzato, ne ha trascritto il titolo per un breve ed estremamente originale pamphlet.

La sua analisi sulla democrazia e libertà o, meglio, sulla democrazia surrogata e la libertà obbligatoria è un ritratto “infernale” del mondo contemporaneo. Un mondo che insegue il consumo sfrenato, “il prototipo di una gioia discendente in maniera esclusiva dal possesso” attraverso l’acquisto compulsivo. Finito il tempo del Carosello che accompagnava i bambini a letto con storie e personaggi che rimanevano nei cuori e nella mente più del prodotto pubblicizzato, è iniziata l’era del consumismo come valore unico, un ingannevole benessere riflesso nei falsi sorrisi dei protagonisti degli spot pubblicitari.
Oggi,

la mega industria pubblicitaria tiene in piedi la nostra tristissima società della crescita nella quale il valore e lo stato sociale delle persone si definisce sulla base dei loro consumi, in una infinita gara a posizionarsi più in alto possibile nella piramide dei consumi, gara da cui non esce fuori nessun vincitore felice ma solo miriadi di perdenti perennemente insoddisfatti.

L’analisi accurata e precisa, documentata da riferimenti filosofici, politici ed economici e chiaramente anche dalle citazioni di canzoni del cantautorato italiano danno la dimensione della profonda cultura che l’autore, ha ma anche dell’esamina precisa, dettagliata e senza più alcuna speranza di un mondo che ha un unico slogan: “compra, usa e getta”.

Bonanno, senza sconto alcuno, facendo sue le parole di uno dei più grandi cantautori/poeti italiani dichiara “Mi fa male il mondo” e non possiamo che entrare in empatia con lui. Perché un mondo così, a noi che per età ne abbiamo vissuto un altro e che abbiamo combattuto per migliorarlo, ci mette brutalmente di fronte la nostra sconfitta generazionale, la nostra condanna finale.

Secondo l’autore tutto inizia dopo la caduta del muro di Berlino, quando i paesi occidentali da un lato si sono orientati sempre più in maniera esponenziale verso una politica economica favorevole a un mercato privo di regolamentazione e di intervento pubblico abituando i cittadini a una

normalità consumistica, all’obbedienza del mercato, allo sperpero, alla schiavitù tecnologica, all’obsolescenza programmata dei prodotti.

Dall’alto lato i paesi orientali hanno

gettato via il bambino con l’acqua sporca, prestandosi al gioco delle mafie economiche

eliminando ogni tipo di ideale. Bitte, keine Réclame di Mario Bonanno (La Vela, 2024) non è un pamphlet di facile lettura, è un testo che ti fa riflettere, pensare e oggi come oggi non è poca cosa ti ricorda che in quando individuo devi sempre rivendicare la tua autonomia, ti spinge a dissentire e a non seguire il gregge, a smettere di demonizzare parole come cooperazione, giustizia sociale, benessere collettivo, statalismo.
Non posso dire di essere d’accordo con tutto e sono certa che l’amico Mario non se ne vorrà, ma certamente ho il dovere morale di consigliare a tutti gli uomini e le donne di onestà intellettuale di leggerlo, poiché è un testo che disvela “il gioco pericoloso nel quale si è invischiata l’umanità”.