Con un sogno in testa. Lettere da un pianeta tra le stelle
- Autore: Antoine de Saint-Exupéry
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: L’orma editore
- Anno di pubblicazione: 2022
Con la collana I Pacchetti, L’Orma editore ha trovato una soluzione a modo suo geniale per far sì che le lettere di autori famosi fossero amate, in tempi di continui messaggi whatsapp in cui la lettera sembra definitivamente morta. Di certo non ha bisogno di presentazioni l’autore delle lettere contenute in Con un sogno in testa. Lettere da un pianeta tra le stelle (L’Orma editore, 2022, traduzione a cura di Eusebio Trabucchi): si tratta di Antoine de Saint-Exupéry, lo scrittore del Piccolo Principe, tradotto in 500 lingue e dialetti di tutto il mondo. Basti pensare che lo conoscono anche gli eschimesi, cinque milioni di copie l’anno, venduto quasi quanto la Bibbia. In realtà, in Europa, il processo di saturazione è giunto da tempo e quindi non vende più molto, ma una copia campeggia anche in famiglie che non leggono niente. Il motivo del successo di uno dei libri più longevi del pianeta è misterioso, ma tra le possibili ipotesi c’è sicuramente la storia, la positività del messaggio del libro, il suo tono da favola.
Nel frattempo, noi impariamo a conoscere l’autore: Antoine de Saint-Exupéry era fissato col volo, stare su un aereo, per lui, era la cosa più importante e divertente da fare. Era scrittore e aviatore. Ed era realmente un aristocratico.
Nelle prime lettere che l’Orma mette a nostra disposizione ci sono quelle alla madre che, ahimè, chiamava mammina.
Nell’immaginario, Antoine è un uomo di un’altra epoca, di quelli che pensiamo più duri di cuore, nella solita storia del maschio che non piange mai e la donna è la regina del focolare, ma soprattutto devota al marito e madre di figli. Un’epoca in cui non c’era cosa peggiore di non poter avere figli e la colpa, prima ancora di risultati medici certi, era della donna. E rendiamoci conto che queste future madri hanno votato per la prima volta, in Italia, solo settantasei anni fa. Niente, rispetto al lato temporale. Anche dopo essersi sposato nel 1931 con Consuelo, una donna salvadoregna, di gran carattere e provvista di talento proprio, Antoine de Saint-Exupéry continuò a chiamare la madre mammina (come un mammone ante litteram con la divisa da aviatore) e quasi subito dopo il matrimonio ebbe diverse amanti e ne lasciava parecchie anche solo dopo un weekend appassionato in un hotel e motel.
Motel, perché molte delle sue conquiste erano statunitensi e gli Stati Uniti furono il suo paese preferito, dove scrisse il suo capolavoro.
Non posso certo mettere le lettere più belle tra marito e moglie, alcune assai disperate perché Consuelo era stanca dei tradimenti del marito. Non le importava nemmeno la spiegazione, ovvero storie di una notte che il Conte Saint-Exupéry riduceva a bisogno "fisiologico" e non fu possibile amarsi in modo più calmo e adeguato, perché per una manovra sbagliata o un colpo di sonno, tenendo fuori il "complottismo" di chi, invidioso della sua fama, voleva farlo fuori o perché era diventato una "spia", morì giovane, a quarantaquattro anni.
Purtroppo non posso inserire parti di lettere, un po’ per scelta, ma anche perché su Internet ci sono un sacco di lettere, anche inedite. Era scontato che saccheggiassero le lettere dello scrittore de Il Piccolo Principe. In questo libro hanno fatto i salti mortali evidentemente per trovare lettere ancora inedite.
La prosa dello scrittore aviatore è intrisa di uno stile favolistico che trova il gusto di molte persone, anche adulte, ma negli altri libri dello scrittore c’è una mano forte, realista, disincantata, sapiente.
Con un sogno in testa. Lettere da un pianeta tra le stelle
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