Corriere del Sud di Antoine de Saint-Exupèry

“Corriere del Sud” è il primo libro pubblicato nel 1929 di Antoine de Saint-Exupéry, il famosissimo autore del romanzo “Il piccolo principe”.
Il romanzo è in gran parte autobiografico e il protagonista, Jacques Bernis, è aviatore, così come lo era l’autore. Le avventure di volo sul Sahara e le sue pene d’amore per Geneviève rispecchiano un vissuto intenso, fatto di azioni eroiche e di struggenti emozioni, di esplorazione di luoghi misteriosi, esotici e affascinanti, di attraversamento dei sentimenti intimi e delle sofferenze d’amore. Il gusto dell’avventura e la passione per l’aviazione sono ragione di vita per l’autore, che sperimenta, nelle rotte pioneristiche tra l’Europa e l’Africa con servizi postali aerei per una società privata, un coraggio straordinario e il desiderio di voler superare barriere culturali e sociali. Il volo postale acquista un significato profondo per il protagonista perché mette in relazione i popoli, li fa comunicare e le visioni aeree sono dei veri e propri dipinti carichi d’intensa e struggente poesia. Così comincia, dopo un comunicato via radio, il romanzo:

“Un cielo puro come acque bagnava le stelle e le rivelava. Poi era la notte. Il Sahara si stendeva, duna per duna, sotto il chiarore lunare. Sulle nostre fronti quella luce di lampada che non mostra gli oggetti, ma li compone, e nutre di materia tenera ogni cosa….”.

E la visione dall’alto si sublima, diventa metafisica, così come ritroviamo un’alternanza di sensazioni:

“Mondo in vetrina, troppo esposto, troppo disteso, città in ordine sulla carta arrotolata che una terra lenta porta verso di lei con la sicurezza d’una marea. Egli pensa ch’è solo. Sul quadrante dell’altimetro brilla il sole. (…) Quella luce è minerale, quella terra sembra minerale: quel che costituisce la dolcezza, il profumo, la debolezza delle cose vive, è abolito. E nondimeno, sotto la giacca di cuoio, una carne tiepida, e fragile, Bernis. Sotto i guanti grossi due mani meravigliose che, o Geneviève, sapevano carezzare con il dorso delle dita il tuo viso….”.

E proprio l’inconciliabilità tra la vita avventurosa dell’aviatore e rapporti affettivi fatti di quotidianità, di consuetudini, di certezze, di routine, sono presenti in Bernis e nell’autore stesso. Antoine de Saint-Exupéry racconta l’esperienza del volo attraverso dispacci radio e manovre tecniche alternando tempo passato e tempo presente e nell’intreccio narrativo c’è spazio per i ricordi, legati alla vicenda amorosa in cui Bernis e Antoine si scambiano i ruoli.

Un libro intenso, breve, struggente in alcuni passaggi lirici, che prelude il più famoso dei suoi romanzi, Il piccolo principe, uno dei libri più tradotti, letti e venduti al mondo.