Di un mondo che non c’è più
- Autore: Israel Joshua Singer
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Bollati Boringhieri
- Anno di pubblicazione: 2015
“Secondo la mia modesta opinione, mio fratello Israel J. Singer è uno scrittore che pochi, nella narrativa contemporanea, possono eguagliare, e la sua forza nel costruire un romanzo è fonte di godimento e d’insegnamento per molti appassionati di letteratura”.
Con queste parole Isaac Bashevis Singer, premio Nobel per la letteratura nel 1978, descrive il talento del fratello maggiore.
Un talento che non potrà certamente essere negato dal lettore.
Con “Di un mondo che non c’è più” Israel Joshua Singer rivive giorni lontani, rievoca ricordi e racconta la storia vissuta da bambino con la famiglia d’origine.
Una storia vera, dunque, ambientata nelle piccole realtà di Leoncin e Bilgoraj e nella quale si intrecciano riflessione, religione e rapporti umani.
“Il cervello umano è davvero astuto, ed è incredibile la sua capacità di trattenere e serbare come tesori eventi del tutto insignificanti e di scartare deliberatamente le cose importanti che preferiremmo dimenticare”.
Un frammento della narrazione descrive il fermento che si respirava nella casa del padre.
Lo studio di casa Singer era sempre pieno di gente, si tenevano continue riunioni, c’erano dispute da dirimere e cerchie di visitatori venuti da fuori città: vittime, promotori di raccolte fondi o autori di libri sacri. Di tanto in tanto, arrivavano viaggiatori provenienti dalla Terra Santa.
Diversi erano i certificati rilasciati dal nonno di Israel Joshua Singer, un rabbino autorevole e devoto, ma non sempre le pratiche per i relativi rilasci andavano lisce.
Si trattava di certificati di matrimonio o di divorzio che venivano firmati a seguito di lunghe discussioni e per sedare gli animi occorreva una certa saggezza. Inutile dire come, tuttavia, tali vicissitudini fossero una inesauribile fonte di divertimento per le suocere o per la nonna, sempre presente a presidio della dimora familiare.
La realtà, purtroppo, poteva essere ben più drammatica delle sole diatribe religiose ma la maestria di Israel Joshua Singer sta nel condire ogni situazione di una instancabile ironia.
Il celebre scrittore è in grado di narrare destini crudeli, innaturali o inumani e di farlo con una marcia in più. Una marcia ineguagliabile.
Di un mondo che non c'è più
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