Il giardino degli incontri segreti di Lucinda Riley

Lucinda Riley racconta che l’idea del romanzo Il giardino degli incontri segreti (Giunti, 2012) è arrivata mentre contemplava l’alba sulle rive del fiume Chaopraya, a Bangkok. La storia ci porta infatti dalla fredda campagna inglese nel ventre della colorata, caldissima e vibrante capitale thailandese, in un viaggio tra passato e presente che racconta le vicissitudini degli abitanti di Wharton Park.

Il romanzo si apre su Julia Forrester, una bella e sfortunata pianista che da alcuni mesi vive da sola in un cottage del Norfolk, in fuga dalla tragedia che ha sconvolto la sua vita. Trascinata dalla sorella, che vuole scuoterla dalla sua apatia, Julia si ritrova a visitare la tenuta di Wharton Park, dove il nonno Bill coltivava le orchidee e dove Julia ha trascorso molti momenti felici, quando era bambina. Rivede così anche Kit Crawford, l’erede della maestosa dimora ormai in decadenza, che si dimostra subito attratto da lei. Julia, però, ha una profonda ferita da rimarginare ed esita ad aprire di nuovo il suo cuore a un uomo. A unirli è un vecchio diario che racconta gli anni d’inferno trascorsi nella prigione di Changi, dove sono stati prigionieri sia il nonno di Julia sia Harry Crawford, il padrone di Wharton Park nel secondo dopoguerra. Mentre l’anziana Elsie rievoca le vicende che hanno visto protagoniste le loro famiglie, noi lettori veniamo trasportati nella lontana Thailandia, dove incontriamo una giovane donna misteriosamente connessa con Julia. E scopriamo una trama di segreti che, come spiega Elsie, finiranno per stravolgere la vita di molte persone.

L’autrice irlandese ci regala un libro avvincente ed emozionante, che ricorda il romanzo Ritorno a casa di Rosamunde Pilcher. È una storia d’amore che si intreccia con una saga familiare, ricca di colpi di scena e di svolte inaspettate dove i sentimenti e i paesaggi sono descritti in modo vivido ed evocativo. Giocando sull’alternanza tra passato e presente, l’autrice stimola la curiosità e tiene alta la tensione fino all’ultima pagina, facendosi perdonare alcune invenzioni da soap opera che sono evidenti soprattutto nella parte finale. Consigliato a tutti i lettori che amano immergersi in una storia appassionante, dal sapore esotico e densa di emozioni.