Il passato è un morto senza cadavere
- Autore: Antonio Manzini
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2024
Torna Rocco Schiavone, il vicequestore aggiunto di stanza ad Aosta tanto amato dai suoi lettori, felice creatura nata dall’abile penna di Antonio Manzini, nel libro intitolato Il passato è un morto senza cadavere (Sellerio, 2024). Un libro molto avvincente, condotto sul filo del passato che risulta essere determinante per lo stesso presente, ma soprattutto molto concentrato sul tema della memoria.
La memoria è la vera protagonista. Quello che scegliamo di ricordare e ancor più quello che scegliamo di dimenticare. Rocco vive nel passato, così come gli assassini che insegue e le vittime che cerca di rendere giustizia.
La vicenda inizia con il ritrovamento in un fossato del cadavere di un ciclista, tale Paolo Sanna, che qualcuno ha fortemente urtato provocandone la sua violenta caduta. Omicidio o incidente? Schiavone non nutre dubbi alcuno, si tratta di omicidio: qualcuno ha volontariamente ucciso il ciclista. Testimonianza ne è la stessa bicicletta e le sue condizioni.
Ma chi ha voluto la morte di un ciclista? Innanzitutto occorre conoscere tale Paolo Sanna. Chi era costui? Cosa faceva nella quotidianità? Rocco si imbatte subito in una marea di contraddizioni: Paolo era un uomo abbiente, che non aveva bisogno di lavorare perché socio della clinica privata ad Ancona, dove il fratello e la cognata lavorano assiduamente. Lui si limitava a riscuotere la parte spettante. Ciò che salta subito agli occhi è che da molto tempo l’uomo pare essere in fuga; prima Milano, poi Venezia e infine Aosta. Un piccolo paesino dove non aveva amici, pochissimi contatti, testimoniati dallo stesso telefono cui gli investigatori vengono in possesso, poche relazioni con donne, che non significavano nulla. Perché?
Rocco si reca a casa di Paolo e già per entrarci nota qualcosa di stonato: per accedere bisogna inserire un codice di sblocco degli allarmi alquanto significativo, il 1789. Che Paolo fosse amante della Rivoluzione francese? Oppure questi numeri hanno un significato particolare? Gli stessi numeri che servono per aprire una cassaforte in cui gli investigatori trovano un quaderno pieni di numeri, il cui significato è del tutto oscuro. Qui l’indagine, percepisce il vicequestore, si fa una rottura di … ad altissimo livello.
Chi è veramente Paolo? E perché è stato ucciso?
Antonio Manzini si rivela essere molto abile nella costruzione di una trama perfettamente ingarbugliata, dove il suo dipanarsi è molto lento e i tasselli che la costituiscono congegnati in modo da incutere nel lettore molta ansia e curiosità. I dettagli sono tanti e ampi e riportano a un passato dove si percorre un labile confine tra vittima e carnefice, che è sempre più marcato e sottile; il puzzle che si crea è complesso ed inquietante.
Ciò che più mi ha colpito in questo lettura è l’atmosfera tesa ma a tratti molto psicologica e umana. I personaggi sono uomini che sbagliano e cercano di mascherare questi errori sotto una spessa coltre di omertà, di silenzio e di mistero. Non sarà sicuramente facile penetrare sotto questo spessore per giungere alla verità, ma Rocco conosce bene la natura umana e i suoi errori.
Altra caratteristica precipua del libro è la caratterizzazione del personaggio Rocco Schiavone. Mai come in questa indagine Rocco deve fare i conti con i suoi demoni che lo lacerano, con un passato che brucia ancora e che gli impedisce di vivere relazioni felici e chiarificatrici. Il fantasma della moglie defunta è sempre presente, lo consiglia, lo stimola a vivere una vita, ma Rocco non ce la fa, è sempre più alle prese con una sofferenza che lo mina nel profondo. Riuscirà questa volta a superare i blocchi e a vivere un po’ più serenamente in pace con se stesso e con l’amore e i sentimenti, che lui si rifiuta di mostrare?
Il passato è un morto senza cadavere è una lettura che si rivela avvincente e che conferma ancora una volta la bravura dell’autore nell’intessere storie che sono vincenti. Una lettura adatta a chi ama i noir in genere, e in particolare agli amanti delle avventure del vicequestore Rocco Schiavone, uomo complesso e demoniaco ma senziente e vissuto.
Il passato è un morto senza cadavere
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Un libro perfetto per...
A chi ha amato le avventure precedenti di Rocco Schiavone, e a chi ama i noir in genere.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il passato è un morto senza cadavere
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