Il popolo dell’autunno
- Autore: Ray Bradbury
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
Ci sono avventure che, come zattere in balìa di acque agitate e torbide, traghettano animi intrepidi dalla riva dell’infanzia a quella dell’età adulta. Quando a Green Town, piccola città di provincia dell’Illinois, preceduto da un’aria carica di scuri presagi arriva un misterioso circo, è proprio una di queste avventure a coinvolgere due tredicenni amici per la pelle in una sorta di rito di passaggio che da bambini li trasforma in uomini.
‘Il popolo dell’autunno’ di Ray Bradbury è un romanzo dell’orrore che ruota intorno all’antitesi tra bene e male sullo sfondo di una tranquilla cittadina americana. Le sirene del circo dell’Uomo Illustrato, sulla cui pelle tatuata prende vita un intero universo di creature fantastiche, e del suo compare Crooger risuonano accattivanti nell’aria di Green Town, facendo leva sui desideri più reconditi dei suoi abitanti. Tra questi, ci sono Will Halloway e Jim Nightshade, due ragazzini che nei meandri del luna park testimoniano un portentoso fenomeno soprannaturale. Compreso il pericolo che si cela sotto le tende del circo, Will e Jim dovranno lottare contro le forze del male, e contro i propri demoni interiori, per salvare se stessi e il resto della cittadina.
Una lingua elettrica, che accumula e corre fulminea, creando immagini di raffinato lirismo e momenti di puro terrore, è l’arma che nelle mani di Bradbury costruisce un romanzo stupendo. Ogni piccolo dettaglio evoca un’atmosfera sinistra e affascinante al tempo stesso; il profumo di liquirizia e zucchero filato nell’aria che vibra di tempesta, la quiete della sera fatta di negozi chiusi e delle luci della biblioteca, la melodia di un organo che annuncia l’arrivo delle giostre e richiama verso labirinti di specchi. Oltre ad essere una pietra miliare della letteratura del brivido, ‘Il popolo dell’autunno’ è anche il bellissimo ritratto di un’amicizia tra ragazzini, fratelli per scelta e più forti perché capaci di contare sulle reciproche differenze. Se Will accelera il passo per non perdere di vista Jim, Jim rallenta per non lasciare indietro Will. La meraviglia della condivisione – dei piccoli rituali che definiscono un’amicizia, dell’istinto alla scoperta, dei luoghi che contengono la memoria dell’infanzia – è descritta magistralmente attraverso queste due figure che, pur spingendo alle volte in direzioni opposte, si bilanciano e sono indispensabili l’una all’altra.
E se Will avrà modo di sigillare il suo legame con Jim grazie all’avventura di cui è protagonista, riuscirà anche a stabilire finalmente un vero rapporto con il padre, Charles, bibliotecario silenzioso e dimesso che sfodera un coraggio inaspettato e come un faro nella burrasca protegge e guida il figlio nella lotta contro l’Uomo Illustrato. La lezione più importante sul buio e la luce che coabitano dentro ogni uomo e su come scegliere da che parte stare arriverà infatti proprio dal padre di Will, nel toccante finale di questo capolavoro bradburiano.
Il popolo dell'autunno
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