Il popolo di mezzo
- Autore: Mimmo Gangemi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2021
Il popolo di mezzo (Piemme, 2021) è un romanzo ambientato nei primi anni del ‘900.
L’America, mito e speranza per chi partiva dalla miseria e con tante ambizioni frustrate, diventava carne e ossa, speranze e delusione per gli italiani, popolo di mezzo, che veniva disprezzato, emarginato. È così che Masi e sua moglie, siciliani di origine, subiscono una giustizia sommaria e senza appello. I figli di Masi sono ancora molto giovani, minorenni e, mentre Rachela, la più piccola, sparisce dopo l’incendio della loro casa, Luigi, il minore dei maschi, viene quasi adottato da amici e intraprende la carriera di trombettista. Tony viene progressivamente rapito dalle suggestioni della terra che non ha mai amato, che gli è stata sempre estranea e, in un’escalation di avvenimenti che rapiscono l’attenzione del lettore, le sue frequentazioni e il suo animo frustrato fanno sì che subisca il fascino del movimento anarchico.
L’intreccio di vicende vede centrale la vita disperata di Tony mentre Luigi, bravo, famoso, ma non fortunatissimo, si adatta all’America e con il Jass-Jazz viene annoverato tra i quasi neri. Sullo sfondo rimane Rachela, che ricompare sul finire della storia, quando i tre fratelli si ritrovano sul letto di Tony, ormai senza speranza.
Il popolo di mezzo è un romanzo intenso, che evidenzia il duro lavoro dei migranti, con personaggi che pare di vedere per davvero. La scrittura è coinvolgente e richiama i racconti attorno al braciere che l’autore sentiva dal nonno che aveva vissuto in America, contribuendo alla realizzazione delle ferrovie. Gli italiani, colpevoli di fraternizzare tra di loro, richiamano quanto vissuto dai nostri migranti e alcuni episodi sono ispirati da storie vere, come i fatti di New Orleans del 1891, quando nostri conterranei innocenti subirono una vera e propria esecuzione, benché ritenuti innocenti per l’uccisione del capo della polizia.
Jazz e anarchia sono state valvole di sfogo per chi, espatriato in America per i Fasci Siciliani, si rese colpevole della strage dinamitarda del 1920 o si diede al delitto e alla sopraffazione, con la Mano Nera, poi Cosa Nostra.
Popolo di mezzo, né bianchi né neri, così erano classificati gli italiani e la rabbia vendicativa dei due fratelli nel maggiore trova sfogo nella violenza bombarola dell’anarchia, nell’altro si diluisce nel Jazz, che è ribellione, libertà.
Personaggi e vicende reali e di fantasia, memoria e oblio, fantasia e cronaca, si fondono in maniera mirabile e lasciano il lettore incollato alla narrazione, con la capacità di farci immaginare di essere immersi in una storia reale e non trascurano di farci riflettere sulle nuove migrazioni e marginalità.
Il popolo di mezzo è stato proposto al premio Strega da Raffaele Nigro.
Mimmo Gangemi, ingegnere di professione, è iscritto all’albo dei giornalisti e come scrittore ha prodotto tanti libri, tra cui si ricordano Il giudice meschino, da cui è stata tratta la fiction RAI interpretata da Luca Zingaretti, e La signora di Ellis Island.
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