La setta
- Autore: Camilla Läckberg Henrik Fexeus
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2022
La seconda parte della trilogia creata dalla scrittrice svedese di culto, Camilla Läckberg, in coppia con il mentalista Henrik Fexeus, ha già fatto centro tra i lettori italiani. Primo in classifica il romanzo La setta (Marsilio editore, 2022, traduzione di Laura Cangemi), oltre settecento pagine adrenaliniche, che tengono i lettori in suspense fino alle ultimissime pagine che finalmente rivelano cosa si nascondeva dietro i misteriosi delitti (particolarmente atroci) che vedono vittime i bambini.
È molto difficile parlare di questo libro senza spoilerare, quindi mi limito a descriverne i personaggi, molti dei quali conosciamo già in quanto protagonisti de Il codice dell’illusionista, il libro che inaugura la serie.
La protagonista è Mina Dabiri, poliziotta che lavora alla centrale di polizia di Stoccolma, dalla vita sentimentale e familiare estremamente travagliata: delle sue dipendenze da farmaci, le è rimasta una fobia nei confronti dei batteri, della sporcizia, che la costringe a lavarsi ossessivamente, a non toccare nulla senza essersi disinfettata, a cambiarsi in continuazione la biancheria, a non avere contatti fisici, vivendo quindi una vita sociale quasi inesistente.
Il suo pensiero però, oltre alla passione per il suo lavoro, la porta a pensare con nostalgia al mentalista, Vincent Walder, con cui ha vissuto esperienze estreme due anni prima e che le manca molto, anche se stenta ad ammetterlo a sé stessa.
Lui, Vincent, malgrado una vita familiare impegnativa, moglie e tre figli, e una carriera che gli dà denaro e soddisfazioni, ha un vuoto che solo Mina riusciva a colmare: era dunque giocoforza che i due tornassero a collaborare.
Il pretesto è un nuovo caso che turba la polizia e l’intera cittadinanza: è sparito, portato via dall’asilo malgrado l’attenta sorveglianza, il piccolo Ossian, cinque anni. Verrà ritrovato morto tre giorni dopo.
A capo dell’indagine è la squadra di Julia, poliziotta appena rientrata dalla maternità, costituita da: Mina, dal nuovo acquisto Adam, una sorta di psicologo, e poi Ruben, Christer, Peder. Ciascuno con la propria storia, con i problemi personali che inevitabilmente interferiscono anche con la vita professionale, è al lavoro giorno e notte, senza tregua. Nessuna traccia del movente, dell’assassino.
Si ricorre dunque all’aiuto del mentalista, che comincia a riflettere sul caso e a costruire ragionamenti complessi, simbolici, matematici, molto affascinanti che non convincono del tutto gli investigatori, ma che ben presto si riveleranno molto efficaci.
La storia si complica quando entrano nella trama la madre di Mina, con cui lei non aveva rapporti da anni, e la figlia Nathalie, una ragazza che ignorava del tutto l’esistenza di sua madre e la credeva morta.
Una misteriosa setta, Epicura, che si rifà in modo surreale alla filosofia del noto autore classico, sembra essere al centro di questa intricatissima trama: leggere per credere. Appassionante il rapporto assai complesso tra Mina e Vincent, tra Mina e sua madre Ines, tra Mina e il padre di sua figlia, infine quello tra Mina e il suo corpo, le sue ossessioni, il suo passato.
Camilla Läckberg, grazie all’aiuto del suo co-autore Henrik Fexeus, riesce a disegnare una storia che sembra una partita a scacchi, senza perdere mai di vista la razionalità dell’impianto narrativo, ma con molte derive sentimentali e affettive.
Si parla di genitori e figli, alla fine, e leggendo tutto il libro, fino all’ultima riga, si capiranno le ragioni profonde che l’autrice ha costruito. La traduzione dallo svedese è a cura di Laura Cangemi, che credo abbia lavorato con impegno: il libro è stato scritto durante la pandemia, uno sforzo in più!
La setta
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