Tocaia grande di Jorge Amado

"Tocaia grande" (la grande imboscata in italiano) è un’opera tardiva di Jorge Amado. L’autore, ormai anziano, dopo aver scritto una serie di romanzi folcloristici, ritorna alla dimensione epico-sociale dei primi.
Amado racconta la storia di Itabuna, città del nordest del Brasile, chiamata, prima della civilizzazione, Tocaia grande. "Tocaia grande" narra la storia del capitano Natario, uomo di fiducia del colonnello Bonaventura, abile nelle armi e nell’amministrare le terre del suo padrone il quale gli concede un podere e del denaro. Ma non c’è solo questo nella vita di Natario, c’è anche Bernarda, una giovane prostituta che sacrificherà la sua vita per lui. Se questo è l’intreccio principale, ci sono altre storie minori importanti nel momento in cui nasce il paese di Tocaia Grande: ad esempio il personaggio di Abdul, il turco proprietario dell’emporio, che cerca di avere molte donne pur amandone una sola; il nero Tizzone che troverà l’amore nella giovane Diva; Coroca, la levatrice perno della comunità che si sta formando e tanti altri.
Pian piano il villaggio cresce, diventa una cittadina e molte persone la raggiungono con le loro storie e le loro sofferenze. Diventata sempre più attiva, attira perciò l’attenzione delle autorità e giungono rappresentanti della Chiesa (e qui Amado dà una descrizione terribile della religione quando non è accompagnata dalla carità) che cercano di distruggere lo spirito ribelle di Tocaia Grande. Le donne sono peccatrici, gli uomini sono crudeli e devono essere redenti.
Ma più di tutti sarà l’autorità secolare ad essere ingiusta. Il governo centrale vuol fare del paese una città inserita in un contesto civile e con la forza mandando addirittura dei pistoleros e butterà fuori gli abitanti che si difenderanno in modo epico.
La storia è il contrario dell’epica. Non può esistere un luogo in cui si vive senza legge anche se la legge è ingiusta. Amado non ha un buon concetto dello Stato e del progresso perché è a spese dei deboli e dei poveri.
Si può non essere d’accordo con le sue posizione politiche, ma non si può non stimare la dolcezza e la forza con cui questo figlio autentico del Brasile descrive l’inizio e la fine di un sogno.