Una lotta
- Autore: Italo Svevo
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Italiana
Il racconto Una lotta, pubblicato nel 1888 sul giornale triestino "L’indipendente", rappresenta l’esordio letterario di Italo Svevo, pseudonimo di Aronne Ettore Schmitz, nato a Trieste nel 1861.
Occorrono due precisazioni per capire l’architrave tematica e contenutistica del testo. L’autore sceglie di firmarlo come E. Simigli, pseudonimo ricalcato su una parola yiddish indicante un individuo perseguitato dalla sorte. In yiddish suona "schlemihl" che altro non è se non il cognome del protagonista di un racconto fantastico di Adalbert von Chamisso del 1814.
Quest’ultimo pseudonimo traduce con immediatezza la percezione che l’autore ha o vuole palesare di se stesso: un perdente, un buono a nulla. Da dove deriva una così bassa autostima? Dalla discriminazione razziale subita per le proprie radici ebraiche. Da un tracollo economico della sua famiglia. Da un impiego in banca che gli sta stretto. Dalle ristrettezze finanziarie cui non è avvezzo.
A questo punto entra in gioco Darwin, la cui dottrina evoluzionista viene letta in chiave rovesciata. Perché, come prova l’originale pseudonimo, Svevo non sceglie la parte del vincitore, ma quella del più debole. Non a caso il titolo del suo primo romanzo è Un inetto, che un editore lungimirante sostituì con Una vita. Un titolo rassicurante e neutro di stampo naturalistico.
Ma Darwin entra a gamba tesa anche trama del racconto Una lotta, perché due maschi corteggiano simultaneamente la bella Rosina. Si annusano, si studiano reciprocamente per individuare punti di forza e criticità, esibiscono tronfi le loro doti. Lo scontro oscilla dal piano verbale a quello fisico. Chi si guadagnerà la vittoria? E soprattutto grazie a quali doti?
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