Il cannibale di Tom Hofland
Carbonio editore, 2024 - In questo romanzo Tom Hofland analizza il fenomeno societario dei liquidatori di dipendenti, i cosiddetti “tagliatori di teste”. Sono i nuovi giustizieri, possibilmente in cravatta, incaricati di operare licenziamenti in serie nelle aziende. Un romanzo denuncia, contro-tendente e per questo coraggioso.
L’ultima stagione. Un racconto operaio di Andrea Bazzanini
Oligo Editore, 2024 - Un romanzo potente che sembra suggellare e portare alla memoria, raccontando il mondo lavorativo e il suo sistema, la letteratura industriale italiana negli anni settanta, argomento dei più grandi scrittori del Novecento.
Olivia di Dorothy Strachey
Astoria edizioni, 2024 - Un piccolo gioiello letterario, edito per la prima volta nel 1949, ora riscoperto. Un libro che sprigiona la forza degli amori impossibili e si legge d’un fiato, ma lascia addosso un senso di malinconia impalpabile da cui è difficile sfuggire.
Maledette Feste di Isabella Pedicini
Fazi Editore, 2024 - Vi piacciono il Natale e le feste? Dopo questo libro non sarà più così. Isabella Pedicini, con “Maledette feste”, dipinge un ritratto che è quasi un saggio umoristico su ciò che è davvero il Natale, definito una “pièce teatrale”, in cui ogni personaggio deve attenersi a rigide regole imposte dalla società, prima tra tutte: amare le feste.
Ribelle di Dana Spiotta
La nave di Teseo, 2024 - Scrive con sicurezza e con una buona capacità di costruire i suoi personaggi e il clima nel quale sono immersi, Dana Spiotta. Al centro della trama Sam, una donna poco più che cinquantenne, che si trova a far fronte a insoliti fastidi fisici e psicologici.
Madame le commissaire e l’amante assassinato di Pierre Martin
Neri Pozza, 2024 - Sotto il sole della Provenza, un nuovo caso per la brava Isabelle, ma questa volta vengono coinvolti anche i sentimenti.
La crisi della narrazione. Informazione, politica e vita quotidiana di Byung-Chul Han
Einaudi editore, 2024 - Ultimo saggio tradotto in Italia del filosofo coreano-tedesco Byung-Chul Han. Lo studioso scrive della perdita della narrazione, non sappiamo più raccontare un ricordo e restiamo immersi in un presente costante tra selfie e like.
La città e la città di China Miéville
Fanucci, 2024 - Un ottimo fanta-thriller metropolitano che non si dimentica. Meglio ancora, che sarebbe bene non dimenticare: gli scenari claustrofobici del presente distopico narrato potrebbero infatti anticipare gli scenari urbani a cui saremo costretti in un futuro non molto lontano.
Il ministero della guerra sporca di Damien Lewis
Neri Pozza, 2024 - Il romanzo portato di recente sul grande schermo da attori del calibro di Henry Cavill e Cary Elwes, con protagonista un manipolo di uomini spietati, una sorta di task-force voluta nientemeno che da Winston Churchill.
Il mantello dell’invisibilità di Ge Fei
Fazi, 2024 - Un uomo umile e sottomesso alla sua ignavia si riduce a vedersi vivere senza cambiare nulla della sua vita, fino a quando non trova un compratore che apprezzi la musica, soprattutto quella classica. La disumanità di una città invivibile come Pechino come sfondo.
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