La confessione
- Autore: Lev Nikolaevič Tolstoj
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
La breve opera “La confessione” illustra il forte percorso introspettivo vissuto dall’autore negli anni antecedenti la morte. Si tratta, infatti, di un trattato autobiografico di Lev Nicolàevič Tolstoj di contenuto filosofico e religioso.
La ricerca del significato della vita e della felicità del singolo individuo rappresenta un tema che ha animato lo scrittore fin dalla giovane età e, mai abbandonato, è divenuto il pensiero principale, costante ed addirittura ossessivo dei suoi ultimi anni. Quel moto e quel tormento interiore, raccontato dettagliatamente nell’opera, lo conduce non solo a conclusioni filosofiche e religiose di indubbio spessore ma ad un profondo cambiamento della sua esistenza. Un mutamento che porterà Tolstoj, in seguito, ad abbandonare quanto costruito fino ad allora, nonché ad allontanarsi dalla moglie, Sof’ja Andrèevna, e dai figli per trascorrere gli ultimi momenti della sua vita in isolamento. L’autore rinnegherà, altresì, la conduzione della sua intera esistenza e le sue stesse opere.
“La confessione” è l’opera della conversione ed il vero e proprio elemento di distacco dalla scrittura dei grandi romanzi antecedenti; le opere successive sono dedicate a contenuti di maggiore impronta spirituale e religiosa. La scelta dell’autore non è stata esente da critiche. Lo stesso Čajkovskij, suo profondo estimatore, ha valutato duramente tale svolta. Quest’ultimo, infatti, ha sottolineato come lo scrittore, una volta e col semplice racconto di un episodio della vita di tutti i giorni, sapesse suscitare le impressioni più profonde, mentre successivamente questi commentasse testi e pretendesse un monopolio esclusivo nelle cose di fede e di etica. Secondo il compositore, il Tolstoj di un tempo, il narratore, era paragonabile ad un Dio, mentre il successivo non rappresentava altro che un sacerdote.
Il trattato racchiude e sintetizza l’intero pensiero tolstoiano in tema di fede, a partire dalla formazione di quel quesito che attanaglia tutti gli uomini, alle riflessioni da questo scaturite, agli studi ed alle possibili soluzioni. L’autore prova ad avvicinarsi alle più alte cariche della chiesa ma senza esito né soluzione ed anzi da queste si allontana proprio poiché le stesse non sono in grado di placare i propri moti interiori, che rimangono invariati.
Lo scrittore ripercorre le strade che prima di lui sono state tracciate dai passati filosofi e, come alcuni di essi, pensa anch’egli al suicidio. Tuttavia, non è in quest’ultima strada che Tolstoj troverà conforto. Infatti, è solo avvicinandosi alla vita di campagna, alla semplicità ed all’amore verso il prossimo che lo stesso riuscirà a placare le proprie inquietudini. Egli sceglie e trova la fede e, nella sua versione più autentica, la risoluzione alle proprie domande, alla propria crisi spirituale nonché la fonte della propria conversione morale.
L’opera è estremamente intensa e complessa ma in essa può scorgersi l’abilità dell’autore, capace di racchiudere il pensiero e le riflessioni di un’intera esistenza in poco più di cento pagine.
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