La custode del miele e delle api
- Autore: Cristina Caboni
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2015
Dal 17 settembre in libreria con Garzanti La custode del miele e delle api di Cristina Caboni, il nuovo romanzo della scrittrice sarda, che vive a Cagliari con il marito e i tre figli e dove lavora per l’azienda apistica di famiglia, già autrice nel 2014 del bestseller Il sentiero dei profumi.
“Era l’alba, il momento che preferiva. Per i colori, il silenzio e il profumo. E per la promessa insita in quel nuovo giorno appena cominciato”.
Angelica Senes aveva visto molte albe, tutte identiche, ma allo stesso tempo molto diverse, quelle nordiche, quelle del Sud d’Europa e l’alba che apparteneva ai suoi ricordi, “fatta di cristallo, e in quel blu senza confini si poteva vedere riflessa la propria anima”. La giovane era scesa dal camper che da anni era la sua casa, tenendo in mano una piccola leva di metallo liscia e sottile sul finale ma talmente robusta da sollevare un melario colmo di miele. Quell’oggetto, che era un prolungamento del braccio di Angelica, era stato costruito per lei da Miguel Lopez, il fattore dell’azienda apistica spagnola, dove la donna aveva vissuto i primi anni lontano da casa. L’anziano apicoltore era stato il primo a capire che Angelica possedeva un dono raro: parlava il linguaggio delle api. Infatti, la ragazza non solo chiacchierava con questi laboriosi insetti, ma cantava per loro, perché Angelica in fatto di api ne sapeva più di qualsiasi altra persona. Il loro ronzio era la sua musica preferita, un linguaggio che Angelica comprendeva intimamente, fatto di profumi, di suoni, di consapevolezza. Quella mattina nella tenuta di Monsieur Francois Dupont, nella luce incerta del giorno appena sorto, Angelica annusava l’aria osservando le foglie sottili delle pianticelle di rosmarino, incrostate di rugiada, dal cui nettare dei suoi fiori si otteneva un miele chiaro quasi bianco, che cristallizzava in fretta e delicatamente. “Aromatico, dolce e cremoso”. Accarezzando il suo cane Lorenzo, Angelica scendendo lungo il sentiero si era diretta verso gli alveari guardandosi intorno, registrando ogni dettaglio e annusando attentamente, perché era nell’aria che si celavano le maggiori insidie. Finché non avesse visto con i propri occhi gli alveari, Angelica non avrebbe saputo dire cosa affliggeva le api di Monsieur Dupont, l’uomo che l’aveva ingaggiata una settimana prima. Il mestiere di Angelica era quello di apicoltrice itinerante, risolveva i problemi che facevano soffrire gli apiari e poi ripartiva.
“Era una custode. L’ultima custode delle api. Depositaria di un’arte antica che si tramandava solo da donna a donna”.
Cristina Caboni compone l’intenso ritratto di “un’ape solitaria” che ha già visto nuove albe, nuovi tramonti e luoghi sempre diversi. Angelica, che ama chiudere il suo mondo in uno zaino e partire, insieme con i fedeli compagni il cane Lorenzo e la gatta Pepita, ora però torna nel posto dove è stata più felice, perché le parole arrivano finché possono, sono i fatti quelli che contano. Con la bella descrizione di Abbadulche “acqua dolce”, piccola isola vicina al villaggio di Sant’Antioco situato sulla costa orientale sarda, Cristina Caboni offre al lettore una nuova e suggestiva descrizione di una terra ricca di miti e leggende affascinanti.
“Possibile che fosse tutto come allora? Che nulla fosse davvero cambiato?”.
Da sottolineare al termine del volume Il Quaderno del Miele (fatto di fiori, profumi e tradizioni), dove sono elencati tutti i tipi di miele, uno più dolce e prezioso dell’altro, adatti anche ai palati più esigenti.
“Miele di acacia (Robinia): di fiori bianchi e vaniglia è il suo profumo, e di erba fresca. Se chiudi gli occhi sembra di vedere un prato fiorito. È il miele del sorriso, regala vitalità. Il suo gusto è fine e delicato, i cristalli sottili”.
La custode del miele e delle api
Amazon.it: 12,35 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La custode del miele e delle api
Lascia il tuo commento
Ho letto il primo libro di Cristina Caboni e sto leggendo il Suo secondo libro. Splendido il primo e favoloso il secondo. Mi sono innamorato dei suoi libri, dei posti e delle case che riesce a rendere vive. Mille volte brava " filla mia ". In attesa del terzo libro rileggerò i primi e, per me, sarà segno di un gran successo.
Delizioso il tuo libro ..
Come il miele. ...profumato come la tua sardegna...che amo...c è davvero la casa a s Antioco?