Lo spleen di Parigi
- Autore: Charles Baudelaire
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
Se Charles Baudelaire è stato inserito nei manuali scolastici, un motivo ci sarà! Tutti, prima o poi, sono iniziati alla magia del mondo fantastico e visionario così bellamente descritto nella raccolta di poesie I fiori del male del 1857.
Tuttavia, Baudelaire non era solo il poeta maledetto, dedito al vizio e a sostanze stupefacenti, attraverso le quali raggiungeva i suoi Paradisi Artificiali.
Baudelaire fu un uomo fantastico, dall’anima profonda e leggera insieme. La sua raccolta di testi brevi "Lo spleen di Parigi" dimostra pienamente che lo scrittore e poeta possedeva un cuore vasto e profondo oltre che una capacità di analizzare le cose e di osservare le persone che molti non possiedono.
I piccoli poemi in prosa variano per lunghezza, da poche righe a poche pagine. Le tematiche trattate sono le più varie. Tutti sicuramente conoscono il testo che invita la folla a ubriacarsi, che sia di vino o di virtù per sfuggire al tempo.
L’aspetto della raccolta "Lo Spleen di Parigi" sul quale io voglio soffermarmi è invece un altro. Charles Baudelaire scrive dei poveri e dei reietti sociali, in maniera poetica e romantica. Bellissime, in quest’opera, sono le descrizioni che Baudelaire fa degli occhi dei bambini vestiti di stracci e delle fiere mani dei padri che li accompagnano. È un elogio della vita, non solo quando consiglia all’uomo di fuggire il tempo e di abbandonarsi a un’esistenza fatta non solo di doveri ma anche di gioie; è un elogio della vita che egli fa, confrontando il lustro delle caffetterie parigine, contro le quali tanto portentosamente contrastano le umili vesti e i busti ingobbiti di chi elemosina agli angoli delle strade. Lo scrittore suggerisce di guardare con gli occhi di questi poveri, per poter meglio ammirare le luci delle candele che danzano suadenti dietro i vetri dei locali; suggerisce di vestirsi degli stracci dei poveri, per poter meglio apprezzare la tazza di cioccolata calda e la morbidezza di uno scialle.
L’invito di Baudelaire è quello di ammirare l’onestà e lo stupore perpetuo che giace negli occhi di chi non ha mezzi, quando ammira con rispetto più che con invidia il benessere altrui. E suggerisce a coloro che vivono negli agi di apprezzarne il valore invece di far capricci che portano alla perdizione dell’anima.
Consiglio vivamente questa lettura a tutti: qualcosa in voi di certo muterà.
Lo Spleen di Parigi
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