Omicidio Aldo Moro: i libri da leggere segnalati su Sololibri.net

In via Caetani a Roma il 9 maggio del 1978 veniva ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro: dopo una prigionia di 55 giorni si concludeva una delle pagine più nere della storia italiana. Le Brigate Rosse lasciarono il corpo del presidente della Democrazia Cristiana in un luogo emblematico, una via a metà tra la sede della Dc, situata presso piazza del Gesù, e la sede del Partito comunista, in via delle Botteghe Oscure.

Sono passati ben 40 anni dal tragico evento e per l’occasione Sololibri.net ha raccolto un elenco di libri sul sequestro di Aldo Moro recensiti sul nostro sito, in modo da poter leggere e approfondire le vicende di quel 9 maggio. Per ciascun libro consigliato da leggere sulla vicenda si potranno approfondire trama e narrazione grazie alle nostre recensioni dedicate, in modo da scegliere il testo più idoneo in base alle proprie conoscenze.

Omicidio Aldo Moro: i libri da leggere per conoscere la vicenda

Una pagina della storia italiana molto buia è quella che ogni anno viene ricordata, Moro perse la vita tragicamente, per mano delle Brigate Rosse, subito dopo la presentazione del suo governo. Un rapimento che scosse l’Italia intera ed il cui epilogo lasciò tutti di sasso. Nella stessa giornata, nello stesso anno, moriva anche Peppino Impastato, di cui oggi ricorrono i 40 anni dalla scomparsa, per mano della mafia, che aveva sempre combattuto con tutte le sue forze.

Una giornata importante per il nostro Paese quella del 9 maggio, che in molti casi non viene spiegata bene a scuola e per la quale sarà bene approfondire con l’aiuto di qualche libro. L’omicidio di Aldo Moro segnò infatti in modo irreversibile la politica italiana, come anche la sua storia.
Per conoscere la vicenda e soprattutto per approfondirne i risvolti che essa ebbe sul Paese consigliamo di leggere I 55 giorni che hanno cambiato l’Italia. Perché Aldo Moro doveva morire? di Ferdinando Imposimato (recensito da Mario Bonanno) che ricostruisce i giorni della cattura di Moro e cerca di fare luce sulle mosse dello stato per liberarlo.

Imposimato ricostruisce la vicenda e cerca di spiegare in che modo i servizi segreti di mezzo mondo stessero lavorando a Roma e fossero in possesso del luogo in cui era recluso Moro. Il libro del giudice risulta molto avvincente, quasi un romanzo di spionaggio, con l’eleganza però di una vera e propria inchiesta giudiziaria.
Sul tema ha scritto anche Alessandro Forlani nel libro dal titolo La zona franca. Così è fallita la trattativa segreta che doveva salvare Aldo Moro (recensito da Giovanni Basile); anche il giornalista della Rai tenta di ricostruire la vicenda del sequestro, focalizzando la narrazione sulle trattative iniziate con le Brigate Rosse.

La ricostruzione di Forlani si basa sulle testimonianze dirette di tutti quelli che furono gli attori principali della vicenda, dai capi di stato stranieri sino agli amici e ai collaboratori del presidente della Dc. Una trama in cui si intrecciano decine di storie e si mostrano i doppi giochi di moltissime figure in scena, a cui la presenza di Aldo Moro faceva molto comodo. La zona franca è un vero e proprio romanzo di spionaggio, un testo imperdibile per tutti gli amanti del genere, soprattutto se si pensa che si basa su fatti realmente avvenuti.

Marco Belpoliti affronta in modo differente la questione nel suo Da quella prigione. Moro, Warhol e le Brigate Rosse (recensito da Giovanni Basile) partendo dalla famosa polaroid che ritrae Moro nei giorni del suo sequestro. Da questo punto si passa poi ad approfondire le foto scattate da Andy Warhol, esponente della Pop Art, troverebbe espressività anche nel messaggio dei brigatisti con le pose di Moro. Le analisi di Belpoliti sono molto originali, inedite e sviscerano le questioni del terrorismo nel nostro Paese. Una lettura diversa, un modo originale per conoscere meglio la vicenda di Aldo Moro e le sue implicazioni nella storia dell’Italia.

Simona Zecchi costruisce in maniera documentata, comparata, dettagliata, un’inchiesta coraggiosa, rivelando senza alcuna remora nomi, aneddoti, indiscrezioni, atti giudiziari, articoli di giornali, contraddizioni, giungendo a una sua personale e condivisibile chiave di lettura su uno degli eventi più destabilizzanti della storia della Repubblica Italiana; sicuramente uno dei più drammatici del periodo degli anni di piombo. C’è, secondo la giornalista-scrittrice, un filo che lega brigatisti, malavita organizzata, Cosa Nostra e soprattutto ’Ndrangheta e servizi segreti deviati.

Queste le parole di Milena Privitera, collaboratrice di Sololibri.net, per spiegare il testo di Simona Zecchi La criminalità servente nel caso Moro. Il libro in questione tenta di dipanare la vicenda e di comprendere in che modo le varie forze in campo si siano interfacciate nella vicenda, tentando di trovare la verità su di un caso per il quale i punti non chiari sono ancora moltissimi.
Un testo di approfondimento quindi che mostra come le varie criminalità organizzate sembra avessero tutto un ruolo chiave nella scomparsa del presidente della Dc e di come tutte abbiano contribuito al drammatico epilogo.

Diversa è invece la visione di Gli eroi di Via Fani di Filippo Boni (recensito da Alessandra Stoppini), che non si concentra su Aldo Moro, ma sulle persone che persero la vita per proteggerlo. Il 16 marzo del 1978, giorno del sequestro, Moro si stava recando in parlamento,la macchina veniva scortata da 5 uomini.
Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Francesco Zizzi persero la vita sul posto, uccisi dai colpi delle armi dei brigatisti. Boni approfondisce proprio le vite spezzate di questi uomini che in un gesto eroico cercarono di allontanare i brigatisti dal presidente della Dc.

Cinque agenti della scorta di Aldo Moro chi erano e perché vivono ancora è il sottotitolo del libro che mostra in modo chiaro il taglio che Boni ha voluto dare al suo pezzo. Per la redazione del libro l’autore si è recato sui luoghi dove vivevano gli eroi di via Fani per parlare con amici, familiari, figli e compagne.
Una ricostruzione dettagliata che permette al lettore di conoscere le vicende di 5 importanti personalità, 5 uomini che hanno scritto la storia del’Italia per il loro eroismo.

Brigate rosse. Dalle fabbriche alla ‘campagna di primavera’ di Marco Clementi, Paolo Persichetti e Elisa Santalena (recensito da Mario Bonanno) è un vero e proprio manuale, da studiare. Un libro che approfondisce la storia delle Brigate rosse, le cui linee guida possiamo comprendere in modo chiaro dall’introduzione del libro:

Il libro si apre con il ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Caetani a Roma, per tornare alla nascita delle Brigate rosse nelle grandi fabbriche del Nord, proseguire con lo sviluppo della propaganda armata e affrontare il sequestro Sossi, evento importante per comprendere l’andamento del rapimento di Moro. Nel corso del libro abbiamo analizzato anche la risposta dei partiti e dello Stato, l’evoluzione delle indagini sulla lotta armata, l’opera dei nuclei diretti dal generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, il ricorso alla tortura e la situazione del mondo carcerario, radicalmente trasformato in quegli anni per l’introduzione del regime speciale.

Un panorama variegato che permetterà a tutti di conoscere meglio la vicenda e di scoprirne i risvolti più interessanti. Tanti sono i testi che negli anni sono stati scritto sulla questione Moro, sulla sua uccisione, le implicazioni delle forze politiche in campo e le ripercussioni che la vicenda ebbe sulla storia del nostro Paese.
Tra gli altri recensiti sul nostro sito, vi segnaliamo anche i seguenti, in modo da poter avere la possibilità di scegliere tra vari testi e approcci:

• Governo ombra. I documenti segreti degli Usa sull’Italia degli anni di piombo di Maurizio Molinari (recensito da Giovanni Basile);
• Storia d’Italia in un’ora di Giancarlo Perna (recensito da Giovanni Basile);
• Le polaroid di Moro curato da Sergio Bianchi e Raffaella Perna (recensito da Mario Bonanno);
• Storia segreta del Pci. Dai partigiani al caso Moro di Rocco Turi (recensito da Giovanni Basile).