Colpo di ritorno. Un caso per Manrico Spinori
- Autore: Giancarlo De Cataldo
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2023
Giancarlo De Cataldo torna in libreria con la sua creatura di carta, il conte Manrico Leopoldo Costante Severo Fruttuoso Spinori, nel libro intitolato Colpo di ritorno, pubblicato da Einaudi. Un giallo di grande spessore narrativo, con un protagonista di successo: il conte appassionato di musica lirica, che ascoltando le opere, riesce a risolvere casi davvero molto complicati.
Ora deve indagare “con discrezione” su un omicidio efferato, che coinvolge la Roma bene. Il Mago Narouz è stato assassinato:
Il cadavere è stato scoperto dal cognato e presentava il cranio sfondato con un corpo contundente.
Il Mago era considerato il confidente fedele di molti vip, appartenenti a classi sociali elevate e molto potenti, come la senatrice Bianca Maria Olivieri:
Bella signora in carriera, una cinquantenne dai capelli vaporosi e dall’abbigliamento a dir poco vistoso. Ospite fissa di innumerevoli talk-show, dotata di forte verve polemica.
Ma chi era veramente la vittima?
57 anni, alto, capello brizzolato e lunghetto, occhialoni carismatici.
Indagando Manrico viene a conoscenza dell’esistenza di un mondo sotterraneo, alquanto oscuro e misterioso. L’omicidio è, forse, legato a sette esoteriche? Oppure era un regolamento tra maghi, assetati di denaro e potere? Il mago Gayan ha forse a che fare con questa uccisione? Chi è costui?
Un uomo sui 60 anni, cranio ossuto, radi capelli unti da un qualche liquido resinoso, piccolo e agitato, risata su frequenza da cacchino equino, cappe nere appese a un appendiabito.
Quale sarà, questa volta, l’opera lirica che aiuterà il nostro astuto investigatore a portare a termine il suo operato?
Un giallo di genere, molto ben scritto e narrato. In primis è l’investigatore Manrico ad essere un punto di forza del libro, la cui vita è narrata nei minimi particolari: nella sua vita privata, nei suoi amori, nell’ansia di dover tenere a bada una madre ludopatica, ai suoi amori incostanti. La figura dell’investigatore è resa nei minimi particolari, con un linguaggio fluido che conquista il lettore amante del genere. Completa il quadro narrativo una trama ben congegnata e personaggi ben delineati. Una nuova avventura per un personaggio alla sua quarta indagine, intrigante e appassionata. Una lettura colta adatta a questa estate singolare.
Recensione di Ornella Donna
I maghi servono anche a difenderti dai cattivi maghi. Cioè, qualcuno ti fa una fattura, e il mago gliela ritorce contro. Si chiama «colpo di ritorno».
Ruota proprio intorno al mondo della magia — sensitivi, santoni, maghi, guaritori, medium che dir si voglia — il nuovo romanzo di Giancarlo De Cataldo, Colpo di ritorno (Einaudi, 2023): professionisti dell’inganno che, approfittando di persone in difficoltà e particolarmente influenzabili, offrono false speranze in cambio di denaro.
Uno di loro, Capomagli Giuseppe, ovvero il Mago Narouz, viene trovato morto, con il cranio sfondato da un oggetto contundente, nella sua casa di Trastevere dal cognato, Boni Silverio.
Il titolare del caso, Enzo Micotti, sta per essere sostituito dal procuratore Gaspare Melchiorre: la delicatezza della situazione — fra i clienti di Narouz ci sono personaggi noti dello spettacolo, manager e politici, fra i quali una sua buona conoscenza, la senatora della Repubblica, Bianca Maria Olivieri, che è passata dal mago per un consulto proprio la sera del delitto — richiede che le indagini vengano svolte con “discrezione” e chi meglio del Pm Manrico Leopoldo Costante Severo Fruttuoso Spinori della Rocca dei conti Albis e santa Gioconda, in breve “il contino”, potrebbe svolgere questo ruolo?
Amante della musica lirica, affiancato dalla sua squadra al femminile — l’ispettora Deborah Cianchetti, Gavina Orru, esperta della rete, Sandra Vitale e Brunella, la segretaria — Manrico dovrà scandagliare le vite dei selezionati “pazienti” di Narouz, personaggi noti pronti a pagare cifre considerevoli per una previsione, per un talismano o per i numeri da giocare e che hanno, tutti, qualcosa da nascondere.
Nonostante rivelazioni inaspettate, incontri e interrogatori, scandali, gole profonde, indiscrezioni sui social e la promessa di “sensazionali sviluppi” sul caso del mago di Trastervere annunciati in tv, l’inchiesta ristagna e la frustrazione monta: persino la svolta in direzione “sette sataniche” sembra portare a un nulla di fatto, almeno fino a quando “qualcuno” non farà notare un dettaglio determinante.
Scorrono, parallelamente, le vite private dei protagonisti: innanzitutto, le complicate vicende amorose di Manrico Spinori, legato in questo momento a Maria Giulia, che il fedele maggiordomo Camillo non sembra approvare, i suoi rapporti non sempre facili con la madre ludopatica, la sensazione di perdere la fede nella giustizia, l’incapacità di districarsi con disinvoltura nel labirinto etico-normativo e nei delicati rapporti fra politica e magistratura, i dubbi circa la necessità di sposare la via del favoritismo, così vicina al favoreggiamento…
E poi Deborah Cianchetti alle prese con la scoperta di un istinto materno, il suo carattere che predilige l’approccio fisico e diretto, nonché il suo essere determinante in più di una circostanza e l’indiscussa intesa con il Pm.
Questa volta, però, l’opera lirica, che da sempre ispira il contino nelle indagini, non è, come da lui immaginato in un primo tempo, L’elisir d’amore di Donizetti. Più che avere il merito della risoluzione, per sua stessa ammissione, ad adattarsi al caso è La dama di picche di Čajkovskij, che riguarda proprio il legame fra magia e gioco.
De Cataldo, attraverso il suo personaggio e lo sguardo acuto, curioso, ironico e distaccato che lo contraddistingue, ci mette in guardia contro la superstizione e il commercio di costose pratiche attuate da maestri della menzogna. Anche laddove si presentano come una sintesi fra esoterismo, religione e scienza o come la capacità di riportare l’ignoto al conosciuto, di appropriarsi di ciò che sfugge alla nostra volontà, esse non sono altro che il riflesso di paure e insicurezze: avvolte da un’aura di mistero, la seduzione, la menzogna, la speranza di un profitto o, a volte, persino del danno verso qualcun altro, nascondono in realtà una vera e propria economia sommersa.
Eppure non è sempre facile sfuggire alle manipolazioni e comprendere ciò che a prima vista appare ovvio: nessuno può risolvere con la magia problemi sentimentali, di lavoro o di salute, perché siamo noi i soli responsabili della nostra vita.
Ne sa qualcosa Manrico che, nonostante l’incapacità ad adattarsi a una relazione stabile, è in partenza per Tōkyō proprio con Maria Giulia.
Recensione di Lidia Gualdoni
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Un libro perfetto per...
Adatto agli amanti del genere giallo, e di Giancarlo De Cataldo, in particolare.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Colpo di ritorno. Un caso per Manrico Spinori
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Ho acquistato il libro qualche giorno fa e appena posso lo leggerò