La collana di cristallo di Cristina Caboni

La collana di cristallo è il titolo del nuovo libro a firma di Cristina Caboni, appena edito da Garzanti. Un libro di fascino e d’atmosfera.
Questa volta l’autrice ci porta con la fantasia a Venezia e ci fa sognare con le creazioni artistiche in vetro soffiato di Murano.

Il romanzo narra la vicenda di Juliet, che ha sempre dimostrato verso l’arte di lavorare il vetro un interesse speciale, al punto tale di conquistare un dottorato in Arti visive e la conseguente ammissione all’Accademia del vetro di Murano.
La sua famiglia è assolutamente contraria, non l’hanno mai capita fino in fondo, e l’hanno sempre giudicata troppo fragile per affrontare le traversie della vita. Meno che mai affrontare le difficoltà di andare addirittura al di là dell’Oceano.
Ma lei si impunta ferocemente, poiché ormai ha deciso:

Voglio decidere della mia vita. Murano potrà darmi delle risposte. Perché lavorando il vetro mi sento me stessa.

Così parte, attraversando l’Oceano, piena di speranze e convinta del fatto suo.

La bellezza era sempre stata importante nella sua vita. Le aveva permesso di notare aspetti che ad altri sfuggivano, e che per lei invece erano puntelli sui quali costruire il suo avvenire. Credeva di essere preparata alla bellezza.

La tata che l’ha cresciuta, l’appoggia incondizionatamente e le fa uno strano regalo, dicendole:

Tu sei come lei.

Cosa avrà voluto dire la tata con questa espressione? E in cosa consiste il suo regalo?

Su un letto di velluto rosa sbiadito dal tempo un filo di perle brillava sotto la luce. “Perle di Venezia”. Erano montate in oro. Murrine, rosette, sfere a lume. Erano antiche, preziose. Una piccola fortuna.

Dunque Juliet sa di dover scoprire un segreto. Quale sarà?
Juliet, giunta a Venezia, dopo aver superato brillantemente imprevisti assurdi, ammira, incantata, l’ambiente:

Il tramonto a Murano è rosso rubino, viola ametista, blu zaffiro. Così i vetrai chiamano i colori, con i nomi delle pietre preziose che hanno decretato la loro fortuna.

E all’Accademia si distingue immediatamente, perché:

Lei applicava la tecnica al concetto che voleva esprimere, e così produceva un oggetto capace di emozionare. Era quella la sua particolarità rispetto ai colleghi. Lei si dedicava al dettaglio, giocava con il colore e la trasparenza.

Tuttavia, lei si sente incompleta, percepisce un senso di disagio, che solo lei è capace di interpretare. Cosa accadrà? Quale sarà il suo futuro? Perché Juliet sente una forte attrazione per questa lavorazione? Cosa avrà voluto dire la sua tata? Ma soprattutto: chi è veramente Juliet?

Un libro emozionante e magico. Tema centrale è il cristallo di Venezia, per il quale:

Si intende un vetro di altissima qualità, realizzato dai più abili maestri che da oltre sette secoli si tramandano di generazione in generazione i segreti di famiglia. Il vetro, straordinariamente trasparente, assume l’aspetto del cristallo; la sua purezza, unita alla sapiente lavorazione, è prescelta soprattutto per la realizzazione di specchi e lampadari, splendide opere d’arte famose in tutto il mondo.

L’autrice si rivela particolarmente abile nel coniugare la storia di vita di una ragazza con le spiegazioni dettagliate circa la lavorazione di questo manufatto. In ogni capitolo ci sono scritti che attingono alla storia di questa arte, così particolare, e che sono il risultato di una capace e dettagliata ricerca compiuta dall’autrice stessa.
Così le parole si tramutano, come afferma Alda Merini, in “parole di poesia”, per cui:

Addio, parola di vetro. I poeti sono vasi di Murano, bellissimi da vedere ma delicati nel fiato. Qualcuno ti ha tolto il respiro, qualcuno ti ha toccato il cuore.

Bellissima lettura, consigliata a chi ama emozionarsi, leggendo.