La separazione del maschio
- Autore: Francesco Piccolo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2014
Un uomo soddisfatto e realizzato, con una compagna che lo ama, una figlia, un lavoro che lo appassiona e uno stuolo di amanti. Che altro può volere? Eppure il nostro personaggio sembra sempre alla ricerca di qualcosa, come se non avesse già tutto ciò che vuole, come se non potesse fare a meno di vivere in quel modo, quasi schiavo dei suoi impulsi. E’ ossessionato dal sesso, ne è quasi dipendente ed è un irresistibile seduttore; non disdegna l’avventura di una notte pur avendo varie amanti con cui ha instaurato una relazione di anni.
Vive con Teresa, la donna della sua vita, per cui prova un amore vero, sincero, per come può essere sincero un tipo così.
In realtà il nostro uomo non sa assolutamente cosa siano la fedeltà o il senso di colpa, ma ha paura di perdere Teresa e con Teresa perderebbe anche Beatrice, sua figlia, la cosa più importante della sua vita.
La paura di perdere tutto lo assilla, quando va con le sue amanti sta sempre attento ai minimi dettagli, controlla scientificamente, in maniera maniacale, ogni minima traccia rimasta, eppure arriverà il momento in cui Teresa lo abbandonerà: è sempre stato ossessionato dalla paura di essere scoperto da lei, ma non sarà per questo che verrà lasciato.
Con un linguaggio molto esplicito, Francesco Piccolo racconta la vita del nostro protagonista spezzettandola in tanti momenti: chi parla cerca di vivere più vite, con tanti amori, facendo più lavori contemporaneamente, come se vivendo tanti momenti di felicità tutti insieme potesse avere più sicurezza, una maggiore protezione, tanto se una storia andrà male ci saranno le altre a compensare la perdita. Addirittura arriva a chiedersi come mai non ha pensato ad avere più figli seguendo questo principio.
Teresa è l’unica cosa che davvero non vorrebbe perdere, con tutto quello che si porterebbe dietro, la perdita della famiglia, della quotidianità e del fare le cose insieme tutti e tre con la bambina. Ma tenere tutto insieme non è possibile, arriva il momento dell’implosione.
Durante la lettura ogni tanto si solidarizza con il protagonista, per esempio quando ha difficoltà con la figlia, ma, nonostante il sorriso che ogni tanto ci strappa, è difficile dispiacersi per il suo fallimento finale, in fondo ha fatto di tutto per arrivarci, si può dire che se lo è cercato.
E questo è anche il suo rammarico e la sua rabbia: aveva la sicurezza di avercela fatta, di aver calcolato tutto, ma non che lo sgretolamento potesse cominciare da un’altra parte.
La separazione del maschio
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