Una medium, due bovary e il mistero di Bocca di Lupo di Gaetano Cappelli

Guido Galliano è una vecchia conoscenza, tra i personaggi inventati dall’autore. Toh, fa lo scrittore ed è un morto di “fama”, ovvero uno che brama di essere conosciuto dal vasto pubblico, da tutti quelli che magari hanno il suo libro senza però averlo letto. Meglio così forse, perché i suoi libri sono, invece, un po’ malinconici, anche se è preferibile non darlo a vedere.
Sempre a corto di soldi viene assoldato dal barone agronomo di Minervino Murge, per aiutare la moglie Finizia - con quel nome - a scrivere un romanzo che parli di Eusapia Palladino, una medium che fa girare le cose anche da morta, un vero portento.
Quattromila euro e una settimanella in casa del barone vanno più che bene al Galliano, se non fosse che quello che ha scritto Finizia è un guazzabuglio inutile di quasi cinquanta pagine, dove non c’è niente da salvare.

La donna mette in conto di tranquillizzare lo scrittore, accettando qualsiasi cambiamento della sua pasticciata opera, dove manca una trama, un ordito che possa servire a far conoscere Eusapia e il suo potere magico dal Manzanarre al Reno.
A Minervino ognuno parla come vuole, come non avviene nemmeno a Babele: è questa la novità letteraria di Gaetano Cappelli, presente anche in altri libri, ma mai in modo così netto. Il divertissement di questa storia passa dal maneggiare linguaggi misteriosi che lo scrittore interpreta fornendoci lì per lì dei sottotitoli.
Ah ecco, c’è anche la seconda bovary, Maddalena Videtti, che ha già scritto due libri per case editrici del loco, che odia Finizia perché la ritiene unna rozza ignorantona con il pallino della scrittura. Quando la Videtti incontra Galliano nella libreria Tarallo, capisce già molto di quello che sta succedendo. Essendo una bovary, ha anche un amante, il cantante Dennis Galatone.
Il capitolo Vita e disavventure del cantante confidenziale Dennis Galatone è di rara bellezza e divertimento; chi scrive non saprebbe nemmeno come approcciarsi a tanto genio.
Tanto c’è da scoprire: il Circolo della Scietola, dove la figura di spicco è proprio la Videtti o il fatto che Maddalena e Finizia, una volta erano molto amiche ma poi è successa una cosa non da poco.

Gaetano Cappelli non si merita il Dirupo D’Oro, premio ad alto tasso di ciarlataneria un poco iettatrice, ma l’Oscar come miglior scrittore dell’anno.
Un concentrato di divertimento, di acume, di trame spericolate fanno di questo romanzo il rimedio per i lettori lessati e improvvisati.