Fuori da un evidente destino di Giorgio Faletti

L’uomo osserva le povere case di legno. Il vento solleva la sabbia e rotoli di rovi. Gli occhi ora si chiudono, ora si aprono, per mettere a fuoco il paese dove ha trascorso la sua infanzia, il paese da dove è fuggito per non affrontare le responsabilità e per rincorrere il suo sogno di elicotterista.
Gli occhi, curiosamente, sono di diverso colore, uno nero l’altro di un verde acqua: testimoniamo il suo sangue misto, indiano e bianco allo stesso tempo. L’uomo si chiama Jim Mackenzie ed il destino lo ha appena riportato a Flastgaff nella riserva indiana. Osserva da lontano Charlie che invece ha deciso di vivere per sempre in quel paese al confine del mondo.
Jim deve chiedere perdono ad Alan, il suo vecchio amico, dopo essere “uscito” con la sua bellissima fidanzata. Jim deve chiedere perdono anche ad April la sua vecchia compagna da lui tradita quand’era incinta.
Deve rimettersi in gioco con gli altri ma anche interiormente con sé stesso!
Appena arrivato c’è un agghiacciante ed efferato omicidio. Non ci sono orme o impronte di qualsiasi genere. Il cadavere non presenta segni esteriori se non un particolare orribile: tutte le ossa del viso risultano frantumate tanto da renderne irriconoscibile l’identità a prima vista. Un mistero impressionante, sembra un intervento soprannaturale dal cielo o dalla terra!
I protagonisti si mettono ad indagare senza risultati mentre gli omicidi si susseguono senza sosta, senza movente e soprattutto lasciando gli investigatori nel buio più assoluto.
La soluzione sarà fuori dalla logica poliziesca, forse solo Charlie, che conosce le tradizioni Navajo, riuscirà ad intuirla per primo.

Jim: l’uomo di sangue misto, bianco e Navajo, l’uomo con gli occhi di diverso colore, l’uomo dalla doppia psicologia. Da un parte la solitudine del deserto e la centenaria tradizione nativa, dall’altra la passione per gli elicotteri, per le grandi città, per la moderna civiltà occidentale.
Da un parte la terra, dall’altra il cielo.
Tornato a Flagstaff deve affrontare le angoscianti questioni personali mai risolte. Cercare il perdono da parte del suo miglior amico e della sua vecchia compagna. Deve analizzare il suo passato, cosa ardua per tutti noi, deve affrontare sé stesso in un percorso difficilissimo.
Si confronta con Charlie che invece ha scelto di vivere tutta l’esistenza lì nella anonima e sperduta riserva Navajo desertica e polverosa.
Deve confrontarsi con qualcosa che aveva dimenticato, che è insito nelle sue origine indiane ma che era andata persa col tempo, che scorre nella parte Navajo del suo sangue: la forza della mitologia della sua gente.
Gli avi cavalcano ancora nel deserto? La loro energia è ancora presente? Sono loro a determinare il destino?
La mistica tradizione prende il sopravvento fino a diventare realtà, dalla terra sgorga una forza primordiale che può concretizzarsi fino a far soffiare il vento, sollevare la sabbia, distruggere ogni ostacolo, fino addirittura ad uccidere senza lasciare segni apparenti...