I Malavoglia
- Autore: Giovanni Verga
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Italiana
Il romanzo "I Malavoglia" di Giovanni Verga è un’opera che può considerarsi senza dubbio moderna per lo stile dell’autore. La trama è tutta nel succedersi di avvenimenti disastrosi che si abbattono, senza possibilità di essere evitati, sulla famiglia patriarcale di “padron ’Ntoni”. Nella narrazione, Verga resta legato alla realtà, di cui cerca a volte di farsi giudice, riconoscendo nella cattiva sorte la responsabile dello sconvolgimento della vita di ogni singolo componente della famiglia.
I Toscano, detti "i Malavoglia", sono pescatori di Acitrezza, descritti nel romanzo come parafulmini per disgrazie. La barca trasportante lupini su cui avevano investito i loro risparmi fa naufragio e il carico va perduto, oltre a portare alla morte del figlio di ’Ntoni, Bastianazzo. Per pagare il debito, i Malavoglia sono costretti a vendere la casa, ma le disgrazie familiari continuano: la figlia Mena, per le difficoltà economiche, non potrà unirsi a compare Alfio, che l’ha chiesta in sposa; il secondogenito di Bastianazzo, Luca, cade vittima nella battaglia di Lissa e la moglie Maruzza muore di colera; ’Ntoni e Lia, altri due dei figli di Bastianazzo e della Longa, abbandonano volontariamente la "casa del nespolo" finendo su una strada di perdizione, tra galera e prostituzione; il nonno, il vecchio ’Ntoni, muore in ospedale, consumato dai molteplici affanni. La famiglia è distrutta, ma l’ultimo bagliore di speranza è rappresentato da Alessi, il più giovane dei figli, che riscatta la casa perduta e ricostruisce l’antico focolare, riprendendo il mestiere del nonno. In questo desiderio di ricominciare, si cela la volontà di vivere non piu’ nei travagli come in precedenza, ma in serenità, con spirito rinnovato.
Quella de “I Malavoglia” è una realtà pessimistica, da cui Verga non tenta di distaccarsi. L’immagine della realtà mostrata dal romanzo è tale indipendentemente dal modo di esaminare gli avvenimenti e di pensare dell’autore. Il linguaggio dell’autore è quello dei personaggi che descrive, senza sovrapporre il suo pensiero da letterato al loro. È qui la potenza di questo romanzo verista, nell’autenticità dei personaggi, tale che, se essi esistessero davvero, non avrebbero potuto esser diversi da come son stati descritti.
I Malavoglia
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E’ un’ opera che ho fatto leggere molte volte ai miei studenti e loro o l’hanno amata o l’hanno subita. In questo caso ritengo che sia il messaggio disperato che trasmette ( secondo una certa lettura) a rendere insofferenti i giovani. Detto questo, sono d’accordo con chi ha recensito il libro: il linguaggio è moderno rispetto ai canoni ottocenteschi. Sarebbe auspicabile da parte degli insegnanti una maggiore attenzione ai fattori stilistici più che ai personaggi o al messaggio che ognuno può interpretare come crede.
Il romanzo dei Malavoglia può essere presentato agli studenti per renderlo più comprensibile attraverso il tema del contrasto tra due generazioni: da un lato il vecchio padron ’Ntoni e il giovane ’Ntoni. Il nonno si esprime per proverbi e motti rappresenta il mondo delle tradizioni e delle regole codificate. Il giovane nipote si contrappone a lui perché sente il peso di un villaggio angusto e il peso del duro lavoro dei pescatori e vuole essere libero.