“San Martino” di Carducci: parafrasi e analisi della poesia
“San Martino” è una poesia di Giosuè Carducci pubblicata per la prima volta nel 1883. Tra le più celebri e amate, vediamo insieme testo, analisi e parafrasi della poesia.
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Storia della letteratura
“San Martino” di Carducci: parafrasi e analisi della poesia
“San Martino” è una poesia di Giosuè Carducci pubblicata per la prima volta nel 1883. Tra le più celebri e amate, vediamo insieme testo, analisi e parafrasi della poesia.
La simbologia del melograno nell’arte e nella letteratura, dalla Bibbia a García Lorca
Il frutto del melograno porta a piena maturazione una varietà di elementi simbolici corrispondenti ad altrettanti capisaldi del pensiero e della cultura artistica e letteraria antica e moderna.
Frutto onnipresente dei giardini coltivati in epoca antica, col suo succo che ricorda il sangue, la sua immagine attraversa secoli di storia letteraria, dalla Bibbia ai componimenti di García Lorca, imponendosi come compendio del mondo, simbolo di fecondità e legame fra sacro e profano.
“Alla stazione in una mattina d’autunno”: la malinconica poesia di Carducci
Composta in due tempi fra Luglio e Dicembre del 1875, “Alla stazione in una mattina d’autunno” rappresenta una delle vette più alte della poetica carducciana.
Vediamo la parafrasi, le figure retoriche e l’analisi di uno dei componimenti più celebri e ammirati delle Odi barbare.
“In riva al mare” di Giosuè Carducci: testo, parafrasi e analisi della poesia
“In riva al mare” è il titolo della lirica XXVI del Libro II delle Rime Nuove, una delle più importanti e riuscite raccolte poetiche di Giosuè Carducci.
Il componimento affronta alcune delle tematiche più care all’artista toscano, ovvero quelle della natura e dell’inquietudine dell’animo.
Vediamo parafrasi, figure retoriche e analisi di uno dei testi più celebri della letteratura italiana tra tutti quelli che hanno per protagonista il mare
“Idillio maremmano” di Giosuè Carducci: un ricordo di gioventù in poesia
In occasione dell’anniversario della nascita di Giosuè Carducci scopriamo testo e analisi di una sua celebre lirica intitolata “Idillio maremmano”, in cui il poeta ricorda il suo primo amore, Maria Bianchini. Si tratta di un testo importante per comprendere la cifra stilistica del Carducci poeta, poiché in esso prende corpo la sua “deserta malinconia”. Vediamone parafrasi e analisi.
“Le cicale” di Giosuè Carducci: un appunto d’estate dal diario del poeta
Cosa accade negli ultimi giorni di giugno? In un appunto autobiografico in prosa che ci restituisce appieno la solarità del paesaggio estivo, Giosuè Carducci dà voce alla bella stagione: attraverso la scrittura riproduce il coro vivace delle cicale, una sinfonia assordante e, al contempo, armoniosa. Le cicale, nel testo di Carducci, diventano simbolo e metafora della giovinezza.
“La madre” di Giosuè Carducci: una poesia sull’amore materno ispirata a un’opera d’arte
“La madre” è una poesia di Giosuè Carducci ispirata alla scultura marmorea dell’artista fiorentino Adriano Cecioni. L’opera di Cencioni raffigurava uno spensierato momento tra madre e figlio che colpisce profondamente il poeta spingendolo a tessere un’ode della maternità e del lavoro onesto. Nel ritratto materno formulato da Carducci era conservata per sempre anche l’immagine di sua madre, Ildegonda Celli.
“Traversando la Maremma toscana”: la poesia di Giosuè Carducci dedicata alla terra natia
Non aspettatevi una poesia paesaggistica. L’intensa lirica che Giosuè Carducci dedicò alla propria terra natale, la Maremma toscana, acquisce presto la forma di un’analisi interiore. La parte centrale - e più memorabile - della poesia è infatti un autoritratto di Carducci stesso.
“Primavera classica” di Giosuè Carducci: una poesia d’amore
Nelle “Rime Nuove” (1906) di Giosuè Carducci troviamo una poesia intitolata “Primavera classica” che è un canto epifanico di primavera: il poeta la vede affiorare nei prati verdi, nell’erba umida di rugiada, nel mandorlo fiorito e negli occhi della donna amata. Carducci intreccia l’ode alla primavera a un canto d’amore per la sua donna, un inno alla sua giovinezza rigogliosa che non ritornerà. Scopriamone testo, analisi e a chi era dedicata.
Perché Giosuè Carducci è definito il Poeta della Storia?
Un aspetto di Giosuè Carducci spesso trascurato è il fatto che venga denominato il Poeta della Storia. Il motivo ce lo spiega il nostro collaboratore Gianluigi Chiaserotti in questo approfondimento.
Giosuè Carducci prosatore: l’altro volto del poeta
Una panoramica bonsai sulla fitta produzione in prosa di Giosuè Carducci: studioso, critico, docente, poeta ufficiale dell’Italia umbertina, attento alla contemporaneità.
“Piemonte”: l’ode all’Italia di Giosuè Carducci da leggere il 2 giugno
“Italia, Italia!” è il grido che percorre quest’ode carducciana. Giosuè Carducci la scrisse nell’estate del 1890 mentre soggiornava in Piemonte, nei pressi del Gran Paradiso. Si tratta di un’ode patriottica che si conclude con un appello a Dio perché restituisca l’Italia agli italiani. Scopriamone testo, analisi e significato.
“Roma” di Giosuè Carducci: un’ode alla Città Eterna
Per Giosuè Carducci la città di Roma rappresentava la “patria dell’anima”. Sono numerosi i componimenti che il poeta di origine toscana dedicò alla capitale, per cui nutriva un amore immenso, un’autentica devozione. In occasione del Natale di Roma vi proponiamo la lettura di uno dei più celebri.
Il canto di marzo: la poesia di primavera di Giosuè Carducci
Oggi 20 marzo cade l’equinozio di primavera che segna la fine dell’inverno. Celebriamo il momento con la poesia “Canto di marzo” (1885) di Giosuè Carducci che è un inno al risveglio della natura.
La poesia di Giosuè Carducci sulla tomba di Giuseppe Mazzini
Il 10 marzo 1872 moriva Giuseppe Mazzini. Ricordiamo il patriota risorgimentale attraverso i versi del poeta Giosuè Carducci che furono scolpiti come epigrafe sulla sua tomba al cimitero Staglieno di Genova. Carducci, convinto seguace delle idee mazziniane, dedicò un ultimo toccante elogio al suo eroe. Scopriamone testo, analisi e commento.
Gli scrittori italiani vincitori del Premio Nobel per la Letteratura
Il primo Premio Nobel per la Letteratura è stato assegnato nel 1901 all’autore francese Sully Prudhomme. Chi e quanti sono invece gli scrittori italiani vincitori del Premio Nobel per la Letteratura?
“Nostalgia” di Giosuè Carducci: la poesia delle cose perdute
Il 16 febbraio 1907 si spegneva a Bologna il poeta Giosuè Carducci. Lo ricordiamo attraverso la poesia “Nostalgia”, uno struggente inno alle cose perdute. In questa lirica l’autore ricorda la sua Maremma toscana, patria e custode della sua infanzia e dà voce a un sentimento preciso: il dolore del ritorno, che è poi l’etimologia stessa della parola nostalgia.
“Nevicata” di Giosuè Carducci: una poesia di amore e morte
Gennaio è tempo di neve, se ne avverte il sentore nell’aria bianca. Scopriamo testo e analisi della poesia “Nevicata” che Giosuè Carducci scrisse nel gennaio 1881 mentre la donna da lui amata, Carolina Cristofori Piva, stava morendo.
“Giugno”: la poesia di Giosuè Carducci dedicata al preludio dell’estate
Il mese di giugno è il preludio dell’estate, e forse il periodo più dolce dell’intera stagione. Il poeta Giosuè Carducci ha dedicato una bella poesia a questo mese che ci consente di vivere appieno l’atmosfera propizia da esso annunciata. Scopriamone testo e analisi.
“Maggiolata”: il mese di maggio tra luci e ombre nella poesia di Giosuè Carducci
Il poeta Giosuè Carducci si serve del mese di maggio per comporre un intenso inno alla primavera: “Maggiolata”, che letteralmente significa ’cantata di maggio’. Ma l’idillio viene infranto da un presentimento funesto.
Scopriamo testo, parafrasi e analisi della poesia.
“Davanti San Guido”: la struggente poesia di Giosuè Carducci sull’infanzia perduta
Il 16 febbraio 1907 moriva il poeta Giosuè Carducci, primo italiano a vincere il premio Nobel per la Letteratura nel 1906. Lo ricordiamo con una delle sue poesie più belle, “Davanti San Guido”, in cui Carducci ricorda la sua infanzia.
Il bove di Giosuè Carducci: testo, parafrasi e analisi della poesia
Il 23 novembre 1872 il poeta Giosuè Carducci scrisse un sonetto dal titolo "Il bove", nel quale esponeva la propria concezione morale ed etica del mondo.
Pianto antico di Carducci: testo, parafrasi e analisi
Pianto antico è un componimento che Giosuè Carducci ha dedicato al figlio, Dante. Vediamo ora il testo, l’analisi e la parafrasi di Pianto antico di Carducci.
Giosuè Carducci: vita, opere e poetica
La vita, le opere e la poetica di Giosuè Carducci consentono di coglierne i tratti fondamentali e le tensioni che animarono le sue raccolte poetiche.
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Le più belle poesie sull’autunno: da Carducci a Walt Whitman
In occasione dell’equinozio d’autunno scopriamo quali sono le migliori poesie dedicate a questa stagione malinconica e irresistibilmente colorata, divenuta simbolo della caducità della vita. Vi portiamo con noi in un viaggio: dalla nebbia agli irti colli nella Maremma toscana di Carducci ai villaggi dell’Ohio dagli alberi freschi e dolci di Whitman. Pronti a scoprire tutte le sfumature dell’autunno?
Giosuè Carducci a Bolgheri: alla scoperta dei luoghi dell’infanzia del poeta toscano
Giosuè Carducci nasce il 27 Luglio 1835 a Valdicastello, un piccolo comune della Versilia. A tre anni, con i genitori e i fratelli, il futuro poeta si trasferisce a Bolgheri, ameno borgo maremmano nel quale trascorre tutta l’infanzia. Diventato adulto, non dimentica mai i posti che l’hanno visto crescere, ma li porta sempre nel cuore e li eterna in versi divenuti iconici. Scoprite con noi quali sono e, non appena ne avrete l’occasione, visitateli: ne vale la pena.
Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri: quando e quali residenze di scrittori e poeti visitare
Dal 20 al 30 marzo sarà possibile prenotare le visite per le Giornate nazionali delle case dei personaggi illustri, promosse dall’Associazione Nazionale Case della Memoria, che costituiscono un ideale giro del paese attraverso gli indirizzi di esponenti di spicco in ogni campo del sapere, tra ricordi e suggestioni. Ecco quando sarà e cinque residenze di scrittori e poeti in tutta Italia da non perdere.
Poesie di Giosuè Carducci
Le stagioni, il Medioevo eroico, l’Italia che si è appena fatta, i classici: questo è Carducci.
Addio, caro Orco. Lettere e ricordi (1889-1906) di Giosuè Carducci - Annie Vivanti
Annie e Giosuè: una grande storia d’amore e di poesia a dimostrare che se l’arte è eterna, l’amore è tutto.
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