“Sogno” di Giovanni Pascoli: analisi del testo della poesia, viaggio tra vita e morte
"Sogno", per temi e toni, non si discosta di molto dalle altre poesie di Myricae e dal resto della produzione lirica pascoliana, se non, forse, per un senso di perdita e di struggimento che nei pochi versi che la compongono appare, addirittura, aumentato.
In una parentesi onirica ricca di sensazioni contrastanti, Pascoli rivede, seppur solo per un attimo, i volti degli amati familiari scomparsi, a dimostrazione del fatto che il mondo dei vivi e quello dei morti non sono separati e distanti, ma si intersecano e, a volte, si ricongiungono.
Analizziamo il testo dal punto di vista metrico, linguistico e contenutistico.